Pasqua 2017: mons. Lorefice (Palermo), “nessuno è escluso dall’incontro con il Signore risorto”

“Non c’è nessuno che sia escluso” dal “dono” della Pasqua, “da questa grazia, da questa salvezza; nessuno è escluso dal timore e dalla gioia grande, dall’estasi del sepolcro vuoto; nessuno è escluso dall’incontro con il Signore risorto, purché tema Dio e faccia la giustizia”. Lo sostiene, nel suo messaggio di Pasqua, l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice. Per l’arcivescovo, il fatto che Cristo sia il Signore di tutti “spegne ogni preoccupazione sulla presenza della Chiesa nel mondo, sul come essere presenti da cristiani tra gli uomini. Ogni preoccupazione viene superata, non ha senso, dal momento che è così limpida, sicura, serena, pacifica la certezza degli apostoli, ricevuta dal contatto col Signore risorto, che egli è il Signore di tutti”. E allora perché preoccuparsi? “Ogni volta che noi incominciamo a dubitare delle vie del Verbo di Dio sulla terra, del cammino della parola del Signore tra gli uomini, dei passi dei suoi evangelisti, del cammino della sua Chiesa, ogni volta che noi incominciamo a dubitare di questo – fa notare l’arcivescovo -, ciò accade perché non siamo ancorati a questa serena certezza: Egli, il Crocifisso, quello posto tra i morti, Lui, il Risorto, è già, indipendentemente da ogni nostra azione e da ogni nostro intervento, il Signore di tutti. Agisce già, con assoluta onnipotenza, all’interno dall’azione e dello sviluppo di tutte le vicende degli uomini e di ogni cuore, di ogni creatura che viene in questa terra. È il Signore”. Egli, conclude mons. Lorefice, “feconda di vita e di liberazione, di luce e di pace. Egli è Misericordia che vince il peccato, amore che vince l’odio, risurrezione che vince la morte”.

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