Agromafie: diocesi di Frosinone e Greenaccord, venerdì 21 una giornata di studio sul fenomeno legato alla criminalità organizzata

“Le ecomafie prosperano nei settori del traffico e smaltimento illecito dei rifiuti, dell’abusivismo edilizio e dell’escavazione. Vi è poi il settore agroalimentare che vale 16 miliardi di euro ed è una delle principali cause della diffusione di altri reati, dall’usura al racket fino ai furti di animali e mezzi agricoli, macellazioni clandestine, danneggiamenti alle coltivazioni e sofisticazioni”. Sono questi i contorni del “fenomeno agromafie, una piaga che danneggia sia gli agricoltori, sia i consumatori” di cui si parlerà venerdì a Frosinone in una giornata di studio (“Agromafie ed ecomafie – crimini contro il Creato e contro l’uomo”) organizzata dall’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord e dalla Commissione diocesana per la salvaguardia del Creato della diocesi di Frosinone, in collaborazione con Coldiretti.
Tra i relatori, esponenti politici nazionali e regionali oltre a esperti del settore e rappresentanti degli imprenditori agricoli. “Ho fortemente voluto questa giornata di studi innanzitutto per prendere coscienza dei disastri ambientali del nostro territorio favoriti dalla criminalità organizzata – spiega il vescovo di Frosinone, mons. Ambrogio Spreafico -. Dobbiamo sviluppare una visione sinergica tra varie istituzioni per rispondere con determinazione a questo dramma dando vita a buone pratiche e progetti condivisi”.

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