Pasqua 2017: mons. Cetoloni (Grosseto), “andare oltre il superficiale e il rimedio momentaneo”

“La coltre pesante della superficialità e della velocità si ferma dinanzi alla compattezza umana del nostro Gesù Crocifisso-Risorto, del suo morire e scendere negli inferi e del suo trarre i morti dal buio dello Sheol”. È un passaggio del messaggio di auguri che il vescovo di Grosseto, monsignor Rodolfo Cetoloni, ha inviato alla comunità diocesana in occasione della Pasqua. “Tutto è così veloce che non permette, spesso, di andare oltre il superficiale e il rimedio momentaneo”, osserva Cetoloni, rilevando che “siamo così inondati da preoccupazioni e da notizie veloci, che non è facile porre vera attenzione o dare ascolto”. “Sono cresciuti il disagio e il gridarlo”, prosegue il vescovo, secondo cui “forse faremmo bene tutti a fermarci un po’ di più a pensare, considerare, ascoltare e ascoltarsi, discernere e non voler vincere per forza, gridando”. Vale “per tante cose, dalla violenza che c’è in giro, alle ingiustizie verso i più deboli, gli indifesi, gli anziani o le donne o i bambini, dai litigi quotidiani in casa e per strada, anche per poco o nulla, alle diatribe politiche di parte”. Ma anche per le “nostre questioni di ‘sacrestia’ e a quelle più gravi di visione di Chiesa”. Cetoloni conclude affermando: “Credo nel Signore Gesù, Crocifisso-Risorto e lo proclamo Signore dentro il segreto di ogni cosa e di ogni persona come appartenente a Lui, fondata sulla sua compattezza”.

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