Via Crucis al Colosseo: seconda stazione, “attraversare i burroni della paura e dell’infedeltà”

“Attraversare i burroni della paura e dell’infedeltà”. È il compito del cristiano, per superare gli inevitabili tradimenti. “Riconoscere che è discepolo del rabbi galileo, sarebbe dare più peso alla fedeltà a Gesù che alla propria vita!”, si legge nella meditazione alla seconda stazione della Via Crucis, a proposito del tradimento di Pietro. “Quando implica tale coraggio, la verità fa fatica a trovare dei testimoni”, il commento dell’autrice: “Gli uomini sono fatti in modo che allora molti le preferiscono la menzogna; e Pietro appartiene alla nostra umanità. Tradisce, a tre riprese. Poi incrocia lo sguardo di Gesù. E le sue lacrime scendono, amare eppure dolci, come acqua che lava una sporcizia”. “Presto, passato qualche giorno, vicino a un altro fuoco di brace, sulla riva del lago – prosegue il testo – Pietro riconoscerà il suo Signore risorto, che gli affiderà la cura delle sue pecore. Pietro imparerà senza misura il perdono che il Risorto pronuncia su tutti i nostri tradimenti. E prenderà parte a una fedeltà che, da allora in poi, gli farà accettare la propria morte come un’offerta unita a quella di Cristo”.

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