Via Crucis al Colosseo: quarta stazione, “banalità del male”, “innumerevoli gli uomini, le donne, i bambini violentati, umiliati, torturati, assassinati”

“Banalità del male. Sono innumerevoli gli uomini, le donne, persino i bambini violentati, umiliati, torturati, assassinati, sotto tutti i cieli e in ogni tempo della storia”. Comincia così la meditazione della quarta stazione della Via Crucis, in cui si afferma che “Gesù si inserisce nel terribile corteo delle sofferenze che l’uomo infligge all’uomo. Conosce l’abbandono degli umiliati e dei più derelitti”. “Ma quale aiuto ci può dare la sofferenza di un innocente in più?”, l’angosciosa domanda che sale dal cuore dell’uomo, a cui si può dare un’unica risposta, quella del Venerdì Santo: “C’è una sola gloria in questo mondo e nell’altro, quella di conoscere e compiere la volontà del Padre. Nessuno di noi può ambire a una dignità più alta di quella di essere figlio in Colui che si è fatto obbediente per noi fino alla morte di croce”. “Abbatti in noi le figure menzognere del successo e della gloria”, la preghiera.

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