Messa in Coena Domini: card. Scola, “accogliere e accompagnare, soprattutto nella prova, il fratello è un dovere del cristiano”

“Il comando di Gesù: ‘fate questo’ non è tanto un nostro fare, ma è il nostro aderire al ‘fare’ proprio dell’opera pasquale di Cristo. Siamo chiamati a conformarci al Signore Gesù che muore in Croce, che dona il suo corpo e versa il suo sangue per la salvezza della famiglia umana, del mondo, di ciascuno di noi”. Lo ha detto ieri sera l’arcivescovo di Milano, il card. Angelo Scola, durante la Messa in Coena Domini, che ha presieduto in duomo. Nell’omelia, il porporato ha ricordato che durante l’incontro al carcere di San Vittore nelle recente visita pastorale a Milano, papa Francesco ha detto ai detenuti di vedere in ciascuno di loro il Cristo ferito. “È questa un’espressione di amore per l’altro – ha sottolineato Scola – capace di abbracciare tutti, dai più intimi che vivono con noi ai più lontani, che magari stanno dando la loro vita, come è successo ai nostri fratelli copti in Egitto e come sta succedendo ai giovani cristiani del Congo trucidati per lotte interne di potere”. Per il cardinale, “accogliere e accompagnare, soprattutto nella prova, il fratello uomo è un dovere del cristiano e di ogni uomo che cerchi con verità un senso al proprio vivere”. Durante la celebrazione, l’arcivescovo ha lavato i piedi ai 12 piccoli cantori del coro del duomo.
Oggi, alle 17.30, sempre in duomo, il card. Scola presiederà la celebrazione della Passione del Signore, che sarà trasmessa in diretta su Chiesa Tv (canale 195) e www.chiesadimilano.it. Le offerte raccolte durante questa e le altre celebrazioni in programma in diocesi saranno destinate alla Colletta a favore della Terra Santa.

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