Diocesi: mons. Mura (Lanusei), “rinnovare la catechesi con un’ispirazione catecumenale”

Poiché “l’iniziazione cristiana diventa per molti la conclusione della vita cristiana” con “la fuga dopo la Cresima” si avverte “la necessità di un ripensamento pastorale” della catechesi con un'”ispirazione catecumenale”. Lo scrive il vescovo di Lanusei, mons. Antonio Mura, nella lettera “Sul carro con Filippo” inviata alla diocesi. Parlando del “volto bello delle nostre parrocchie”, il vescovo riafferma la “centralità della Parola di Dio nella liturgia”, che va curata sia nel canto liturgico sia nella scelta di “lettori preparati e non occasionali”. Sul fronte della carità, con la presenza di povertà e immigrazione, è necessario – secondo Mura – “favorire ed educare una coscienza critica che sgombri il campo dalle mezze verità, dai depistaggi; smascherando paura e menzogna, complicità e condizionamenti creati ad arte”. Anche nei confronti di famiglie e giovani è “necessario esprimere la fede come un accompagnamento che porta a superare gli abituali corsi per realizzare invece dei percorsi”. Questo vale per le famiglie ferite, per chi si prepara al matrimonio, per i giovani. A volte, occorre “sapere come accompagnare la fragilità di alcuni in modo professionale, oltreché con la buona volontà”. Mura invita poi a stare “dentro la cultura da credenti”. “La tanto auspicata conversione pastorale – osserva – passa anche da una conversione culturale”. Il vescovo poi affronta il tema delle scuole cattoliche evidenziando “le difficoltà che vivono oggi le scuole paritarie in Sardegna. Mura sottolinea anche “il valore della trasparenza” nell’amministrare “i beni a nostra disposizione”. E ribadendo “l’incoraggiamento della Chiesa” per “chi s’impegna per il bene comune, abbia o no il dono della fede”, conclude che “vorrei gridare la mia, la nostra fame di futuro” che “passa chiaramente anche dal lavoro”.

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