Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Governo, giù le tasse sul lavoro. La Siria divide Stati Uniti e Russia

Def: il governo punta e sostenere il reddito delle famiglie. Misure e fondi contro la povertà

Agire sul cuneo fiscale “per ridurre il costo del lavoro e aumentare parallelamente il reddito disponibile dei lavoratori”: è il primo punto dell’azione di riforma contenuto nel Def, Documento di economia e finanza, presentato ieri dal ministro Carlo Calenda a nome del governo. Il testo non comprende più, come previsto dal governo precedente, il taglio progressivo dell’Irpef. Per l’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni resta ”fermo l’impegno a proseguire, compatibilmente con gli obiettivi di bilancio, il processo di riduzione del carico fiscale che grava sui redditi delle famiglie e delle imprese”. Gli stanziamenti per ridurre la povertà ammontano a 1,2 miliardi di euro per quest’anno e 1,7 miliardi nel 2018. Tre gli ambiti di intervento: reddito di inclusione, sostegno economico alle famiglie in povertà, riordino delle prestazioni assistenziali.

Società: diminuisce il consumo di alcool. Eccedono i giovani 18-24enni e gli ultra 65enni

Nel 2016 “si stima che i consumatori giornalieri di bevande alcoliche siano il 21,4% della popolazione di 11 anni e più, confermando il trend strutturale discendente degli ultimi dieci anni (22,2% nel 2015 e 29,5% nel 2006)”. Lo afferma un’indagine Istat resa nota ieri relativa ai consumi alcolici nel Paese. Dal quale emerge inoltre che “continua ad aumentare la quota di coloro che consumano alcol occasionalmente e che bevono alcolici fuori dai pasti”. Tra gli adolescenti “diminuisce sensibilmente il consumo di alcolici” (dal 29 al 20,4%). Beve vino il 51,7% della popolazione, mentre il 47,8% consuma birra e il 43,2% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. Nel consumo eccedono più frequentemente gli ultra 65enni, per lo più uomini, e i giovani di 18-24 anni.

Migrazioni: Commissione Ue, azioni prioritarie per tutela dei minori. “Accoglienza e una prospettiva sostenibile”

La protezione dei minori “è una priorità centrale dell’agenda europea sulla migrazione” e la Commissione “continuerà a sostenere gli sforzi profusi dagli Stati membri offrendo formazione, orientamenti, supporto operativo e finanziamenti”. Lo si legge nel documento presentato ieri dall’Esecutivo Ue a Bruxelles con una serie di azioni indicate agli Stati membri per tutelare i minori che, in numero crescente, arrivano in Europa, molti dei quali senza le rispettive famiglie. “Bisogna fare in modo che i minori migranti vengano identificati rapidamente al loro arrivo nell’Ue – vi si legge – e che ricevano un trattamento adeguato. Oltre a mettere a disposizione personale qualificato per assistere i minori in attesa che sia determinato il loro status, dobbiamo offrire loro prospettive sostenibili a lungo termine attraverso un migliore accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria”. Nel lungo elenco di interventi richiesti agli Stati figurano: la rapida identificazione e protezione fin dal momento dell’arrivo; precise condizioni di accoglienza (fra cui accesso all’assistenza giuridica e sanitaria, al sostegno psicosociale e all’istruzione; per i minori non accompagnati va offerta la possibilità di ricorso all’affidamento su base familiare”); determinazione rapida dello status e tutela efficace; soluzioni sostenibili e misure di integrazione precoce; proteggere i minori lungo le rotte migratorie fuori dai confini Ue.

Siria: Usa e Russia divise da Assad. Incontro tra Lavrov e Tillerson per il disgelo diplomatico

Schermaglie diplomatiche che nascondono un braccio di ferro sul Medio Oriente. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha incontrato ieri il segretario di Stato Usa Rex Tillerson, nel tentativo di verificare le rispettive posizioni, e interessi, su Siria, Ucraina, Corea. Da Washington il Presidente Trump aveva affermato: “Assad è un animale” e “con la Russia non stiamo andando per niente d’accordo”. Più accorto Lavrov: “I rapporti non sono idilliaci, ma da oggi ci capiamo meglio”. Dalla Russia è giunto peraltro un nuovo veto sulla Siria in sede di Consiglio di sicurezza Onu: si trattava di una risoluzione promossa da Usa, Francia e Gran Bretagna sull’attacco chimico a Khan Shaykhun. Infine Lavrov e Tillerson si sono detti d’accordo per un’inchiesta Onu sull’uso di armi chimiche in Siria. Le posizioni di Usa e Russia restano distanti a partire dal futuro ruolo dell’attuale Presidente siriano Bashar al-Assad.

Rapporto Unicef: Boko Haram usa un numero crescente di bambini per attacchi terroristici

Denuncia Unicef: Boko Haram si serve sempre più spesso di bambini per realizzare attacchi terroristici. Il direttore regionale dell’Unicef per l’Africa centrale e occidentale, Marie-Pierre Poirier, sostiene che “la sola presenza di bambini vicino a mercati e posti di blocco” in alcuni Paesi africani “è sufficiente per fare scattare l’allarme”. Così l’anno scorso circa 1.500 bambini sono stati fermati tra Nigeria, Niger, Camerun e Ciad. “Questi bambini sono vittime, non colpevoli – ha dichiarato Poirier –, forzarli o ingannarli per commettere questi atti orribili è deplorevole”. Il rapporto Unicef entra nel dettaglio dei 117 bambini usati per effettuare attacchi nei quattro Paesi dal 2014: 4 risalgono proprio al 2014, 56 al 2015, 30 nel 2016 e 27 nei primi tre mesi del 2017.

Sudafrica: proteste di piazza contro il Presidente Zuma. Crescono disoccupazione e debito pubblico

Nuove proteste in Sud Africa contro il Presidente Jacob Zuma, eletto nel 2009. Migliaia di persone sono scese in piazza in questi giorni a Pretoria per chiederne le dimissioni. Fra gli errori imputati a Zuma la revoca dei poteri al ministro delle Finanze, Pravin Gordhan, impegnato, secondo i manifestanti, in un’opera di risanamento dei conti pubblici del Paese, travolto dalla corruzione. Negli ultimi dieci anni il tasso di disoccupazione è fortemente cresciuto, arrivando al 27 per cento, mentre il debito pubblico è raddoppiato.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy