Pasqua 2017: mons. Accrocca (Benevento), sia “motivo di speranza e di impegno”. Fare della vita “un capolavoro di generosità e di gioia”

“La Pasqua di Cristo è per tutti i credenti in Lui motivo di speranza e d’impegno”. Lo scrive mons. Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, nel suo messaggio per Pasqua. “Di speranza – spiega -, perché siamo ‘convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui’; d’impegno, perché risorgeremo solo se sapremo morire a noi stessi, alla nostra superbia e al nostro egoismo, in una fedeltà che tante volte ci costa. Il percorso è tutto in salita per chi vuol vivere il Vangelo in un mondo che pretende invece di estromettere Dio dalla storia per sostituirgli idoli che prima seducono l’uomo e poi lo lasciano vuoto e triste, spesso preda di una solitudine che uccide”. Mons. Accrocca offre un esempio e una proposta: “Può capitare che anche nei momenti di maggiore convivialità tipici di questi giorni di festa, l’attenzione rimanga a tal punto concentrata sul proprio cellulare da farci inevitabilmente dimenticare quanti ci stanno accanto. Allora, perché non spegnere i telefonini almeno durante il pranzo pasquale e sforzarsi di comunicare davvero, in modo più intenso, con coloro che siedono alla nostra stessa mensa?”. E ciò, l’invito del presule, “non con tristezza né per forza”, ma “con la convizione che la presenza reale di chi si trova al nostro fianco è ben più importante del restare in collegamento virtuale con mezzo mondo…”. “Gesù di Nazareth, il vincitore della morte, che della morte ha fugato le tenebre e svelata la luce (Paolo VI), ci aiuti – conclude l’arcivescovo di Benevento – a fare della nostra vita un capolavoro (Giovanni Paolo II) di generosità e di gioia”.

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