Papa Francesco: Messa Crismale, Madre Teresa di Calcutta, anima “samaritana”. “Il sacerdote è l’uomo della tenerezza”

foto SIR/Marco Calvarese

La seconda icona del lieto annuncio “è quella brocca che – con il suo mestolo di legno – nel pieno sole del mezzogiorno, portava sulla testa la Samaritana”. Lo ha detto il Papa, secondo il quale tale icona “esprime bene una questione essenziale: quella della concretezza”. L’esempio additato ai sacerdoti, nell’omelia della Messa Crismale, è quello della Samaritana. “Il Signore, che è la Fonte dell’Acqua viva, non aveva un mezzo per attingere l’acqua e bere qualche sorso”, ha raccontato Francesco a proposito dell’episodio evangelico: “E la Samaritana prese dell’acqua dalla sua brocca con il mestolo e saziò la sete del Signore. E la saziò ancora di più con la confessione dei suoi peccati concreti. Scuotendo l’otre di quell’anima samaritana, traboccante di misericordia, lo Spirito Santo si versò in tutti gli abitanti di quel piccolo paese, che invitarono il Signore a fermarsi in mezzo a loro”. Una “concretezza inclusiva”, questa, presente anche “nell’anima ‘samaritana’ che è stata Madre Teresa di Calcutta”, ha fatto notare il Papa: “Lui la chiamò e le disse: ‘Ho sete. Piccola mia, vieni, portami nei buchi dei poveri. Vieni, sii mia luce. Non posso andare da solo. Non mi conoscono, per questo non mi vogliono. Portami da loro’. E lei, cominciando da uno concreto, con il suo sorriso e il suo modo di toccare con le mani le ferite, ha portato il lieto annuncio a tutti”. “Il modo di toccare le ferite”, ha ripetuto Francesco a braccio: “Le carezze sacerdotali, ai malati, ai carcerati. Il sacerdote è l’uomo della tenerezza”.

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