Pasqua 2017: mons. Manenti (Senigallia), oggi “tristezza e paura” indeboliscono la speranza

“I tempi che stiamo vivendo, come Chiesa e come società, procurano a molte persone tristezza e paura, indeboliscono la speranza e impediscono di riconoscere l’azione del Signore nella nostra vita e nella storia dei questi giorni”. Lo scrive mons. Franco Manenti, vescovo di Senigallia, nei suoi auguri di Pasqua alla diocesi. “Gesù – prosegue il vescovo – ripete con noi quanto ha fatto con i suoi discepoli: si affianca al nostro cammino, ci rivolge la sua parola che ridà slancio al cuore e guida i nostri passi; accoglie il nostro invito a restare con noi per spezzare quel pane che è la sua vita donata per noi e per gli uomini e le donne che abitano la terra e che ce lo fa riconoscere Risorto e Vivente tra di noi”. Tutto questo, spiega il presule, “perché possiamo dire a tutti con la nostra vita, con l’occuparci di noi stessi, delle persone che amiamo e di quelle che incontriamo nella loro sofferenza, che Gesù è veramente risorto e che per questo possiamo alimentare tutti la speranza per la nostra vita e operare con fiducia per rendere la ‘città degli uomini’ un luogo dove la giustizia, l’onestà, l’accoglienza reciproca, l’impegno per il bene comune, la solidarietà non restano sogni che appaiono sempre più irrealizzabili o auspici che finiscono per risultare logori, ma il clima che tutti possono respirare”. Di qui l’augurio che l’annuncio pasquale – “il Signore è veramente risorto!” – “non resti solo l’annuncio di un giorno, ma risuoni nei giorni della nostra vita, con tutto il carico di speranza e di fiducia che ha suscitato quando è stato accolto per le prima volta, e, grazie a noi, anche nei giorni della vita delle persone che incontriamo”.

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