Pasqua 2017: Gerusalemme, scambio di auguri tra mons. Pizzaballa e padre Patton, con l’invito a “essere creature nuove”

Scambio di auguri tra mons. Pizzaballa e il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton

“Abbiamo bisogno di essere nuova creatura in questa città dove tutto sembra ripetersi e cristallizzarsi, dove la paura del nuovo, del diverso, dell’altro prevalgono sulla fiducia e sul dono; dove, insomma, la cristallizzazione delle posizioni è rifugio sicuro e quindi anche pretesto per non accogliere la sfida della fiducia e dell’amicizia, che invece potrebbe risolvere tanti dei nostri problemi”. Con queste parole l’amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, ha salutato il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, nel corso di uno scambio di auguri avvenuto oggi a Gerusalemme, presso la sede del Patriarcato. “Essere creature nuove” è stata l’esortazione di mons. Pizzaballa , “capaci di novità di vita. Per farlo bisogna però anche saper morire, consegnare la vita, consegnare l’uomo vecchio che è in noi… e forse questa è la fatica più grande: le nostre piccole sicurezze quotidiane, i piccoli e grandi sensi di potere, di possesso e appartenenza… facciamo fatica a lasciarli. Quanto abbiamo ancora da lavorare! Il mio augurio, dunque è questo. Per la nostra vita di fede e quindi anche per la nostra umanità e il servizio che tutti siamo chiamati a svolgere: avere il coraggio di consegnare la vita a Cristo e lasciarci avvolgere dalla sua forza del suo amore”. Nel suo discorso padre Patton ha assicurato a mons. Pizzaballa “la vicinanza, la collaborazione e la preghiera” della Custodia di Terra Santa. La Pasqua – ha concluso il custode – non deve farci dimenticare le tante sofferenze dei nostri popoli. La luce della Pasqua avrà ancora l’ultima parola”.

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