Papa Francesco: udienza, “chi è vorace non è mai sazio”. “Sete” di potere “è brutta, è bello aiutare gli altri”

foto SIR/Marco Calvarese

“Quando scegliamo la speranza di Gesù, a poco a poco scopriamo che il modo di vivere vincente è quello del seme, quello dell’amore umile”. Ne è convinto il Papa, che ai 10mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro ha assicurato: “Non c’è altra via per vincere il male e dare speranza al mondo”. “Ma voi potete dirmi”, la possibile obiezione: “No, è una logica perdente!”. “Sembrerebbe così, che sia una logica perdente, perché chi ama perde potere”, ha proseguito il Papa, che ha poi ripetuto: “Chi ama perde potere. Chi dona, si spossessa di qualcosa, e amare è un dono. In realtà la logica del seme che muore, dell’amore umile, è la via di Dio, e solo questa dà frutto”. “Lo vediamo anche in noi”, ha commentato Francesco: “Possedere spinge sempre a volere qualcos’altro: ho ottenuto una cosa per me e subito ne voglio un’altra più grande, e così via, e non sono mai soddisfatto”. “E’ una sete brutta quella: quanto più hai, più vuoi”, ha commentato a braccio: “Chi è vorace non è mai sazio. E Gesù lo dice in modo netto: chi ama la propria vita la perde”. “Tu sei vorace, ami avere tante cose, ma perderai tutto, anche la tua vita”, ha proseguito ancora fuori testo. Cioè: “Chi ama il proprio e vive per i suoi interessi si gonfia solo di sé e perde. Chi invece accetta, è disponibile e serve gli altri, vive al modo di Dio: allora è vincente, salva sé stesso e gli altri, diventa seme di speranza per il mondo”. “È bello aiutare gli altri, servire gli altri”, ha esclamato il Papa ancora a braccio: “Ma forse ci stancheremo, nella vita è così, ma il cuore si riempie di gioia e di speranza. E questo è l’amore e la speranza insieme: servire, dare”.

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