Liturgia: card. Sarah, “deve sempre essere riformata per essere più fedele alla sua essenza mistica”

“La liturgia deve sempre essere riformata per essere più fedele alla sua essenza mistica”. A ricordarlo è il card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, a proposito delle due forme del rito romano: la Messa di Paolo VI e la cosiddetta Messa tridentina. Nel numero di aprile di Studi cattolici, in libreria la prossima settimana, viene pubblicata la relazione inviata da Sarah al simposio “La fonte del futuro”, svoltosi tra il 29 marzo e il 1° aprile a Herzogenrath, in Germania. La riforma è anche “reciproco arricchimento dei riti”, aggiunge il porporato. La cura particolare da prestare alla liturgia, l’urgenza di tenerla in grande considerazione e di lavorare alla sua bellezza, alla sua sacralità e al mantenimento di un giusto equilibro tra fedeltà alla tradizione e legittima evoluzione, rigettando ogni ermeneutica di discontinuità e di rottura: sono questi gli elementi essenziali di qualsiasi autentica liturgia cristiana, ricorda il cardinale nel decimo anniversario del Motu Proprio di Benedetto XVI Summorum Pontificum, che contiene le indicazioni giuridiche e liturgiche per la celebrazione della messa in latino, celebrata secondo il Messale Romano promulgato da san Pio V.

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