Immigrazione: Amnesty, “preoccupazione” per decreto Minniti-Orlando

“Preoccupazione per la significativa riduzione delle garanzie procedurali per i richiedenti asilo cui venga negata protezione dalla Commissione territoriale”  viene espressa oggi da Amnesty international a seguito dell’approvazione in via definitiva, da parte della Camera dei Deputati, della legge di conversione del decreto legge del 17 febbraio 2017, n.13 intitolato “Disposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale” (il cosiddetto decreto Minniti-Orlando). “Decisioni più tempestive sulla protezione internazionale sono nell’interesse dei richiedenti asilo ma la celerità non deve portare ad una limitazioni dei diritti e delle garanzie procedurali”, ha sottolineato il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi. Secondo il decreto le nuove sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea decideranno ordinariamente in camera di consiglio, sulla base di una videoregistrazione dell’intervista data tramite interprete dal richiedente asilo di fronte alla Commissione Territoriale.

Amnesty esprime preoccupazione “circa l’adeguatezza della procedura camerale con solo uso della videoregistrazione dell’intervista, unita all’abolizione del secondo grado di appello, a una materia che può portare ad esporre un individuo a gravi rischi per la vita e l’incolumità personale. Il richiedente asilo avrà una sola possibilità di spiegarsi di persona di fronte a un’autorità nazionale, ovvero la Commissione territoriale”. Amnesty si unisce alle numerose critiche dei giuristi che rilevano “profili di incostituzionalità e anche di irrazionalità di alcune delle norme” introdotte dal decreto Minniti-Orlando. Secondo l’organizzazione “si potrebbero ravvisare aspetti discriminatori rispetto al diritto a un rimedio effettivo tra cittadini e stranieri, che derivano dall’abolizione del diritto d’appello rispetto alla decisione del tribunale in materia di protezione internazionale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy