Digiuno e preghiera per la Siria: card. Montenegro, “non basta dire poveretti, ognuno di noi può fare qualcosa”

“Le notizie che arrivano da altre terre, soprattutto quello che è successo la Domenica delle Palme ma anche nei giorni precedenti, ci interpellano come cristiani. Non basta dire poveretti, ognuno di noi può fare qualcosa”. Così il presidente di Caritas italiana, il cardinale Francesco Montenegro, spiega in un videomessaggio le ragioni della giornata di digiuno e preghiera per la Siria che si celebra oggi in tutta Italia per iniziativa di Caritas italiana e di Pax Christi Italia. “Il digiuno non è soltanto non mangiare qualcosa – prosegue – ma significa anche silenzio interiore che permette di guardare con gli occhi del cuore, con realtà, quello che succede attorno a noi”.

“La nostra fede è tanto facile e noi pensiamo di poter accontentare Dio con poco”, osserva il cardinale, mentre “i nostri fratelli vedono che andare a messa è un rischio”. “Ci mettiamo accanto a loro per far sentire il nostro affetto, la nostra solidarietà”, aggiunge Montenegro, invitando a fare sì che “questa giornata di digiuno e preghiera diventi una compartecipazione alle sofferenze degli altri”. “Non cambieremo il mondo, ma l’amore percorre questi sentieri piccoli e silenziosi”, conclude il presidente di Caritas italiana, auspicando che “possiamo a piccoli passi impegnarci a costruire un mondo diverso, migliore, più umano dove insieme si può vivere senza paura”.

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