Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Strage in una scuola di San Bernardino (California). Sud Sudan, violenze sulla popolazione

San Bernardino: strage a scuola, tre morti fra cui una maestra e un allievo di otto anni

È di tre morti il bilancio della sparatoria alla scuola elementare North Park di San Bernardino, frequentata da 500 ragazzi per lo più della comunità latinoamericana. Nella cittadina californiana, non nuova a episodi simili, Cedric Anderson, 53 anni è entrato ieri nell’istituto scolastico aprendo il fuoco contro la moglie, insegnante alla North Park, uccidendo anche un allievo di otto anni, che si era riparato dietro la maestra, per poi suicidarsi. “Cedric Anderson è entrato nell’aula e, da quello che sappiamo, senza dire nulla, armato di un revolver di grosso calibro, ha sparato alla moglie che è rimasta uccisa”, ha spiegato il capo della polizia locale. L’uomo aveva precedenti per violenze domestiche, possesso illegale di armi e consumo di droga.

Sud Sudan: guerra civile, 16 morti a Wau. Ancora violenze sulla popolazione inerme

La guerra civile in corso in Sud Sudan annovera un’altra strage, avvenuta ieri nella seconda città del Paese africano, Wau. Il racconto di alcuni sopravvissuti, raccolti dalla missione Onu, chiariscono alcuni aspetti dell’ultima incursione: “I militari saccheggiavano le case, sfondavano le porte, picchiavano le persone”. “Arrestavano la gente per sapere dove si nascondessero i ribelli. Se rispondevi di non sapere nulla, ti picchiavano. Hanno ucciso tanta gente”. Le autorità riferiscono di almeno 16 morti nella sola giornata di ieri, con centinaia di feriti e altri 3mila profughi in fuga, in un Paese dove gli sfollati interni sono circa 2 milioni e oltre un milione e mezzo le persone scappate oltre confine, soprattutto verso l’Uganda. La guerra civile dura dal 2013 (il Sud Sudan è indipendente dal 2011), opponendo le forze fedeli al Presidente Salva Kir e le milizie che fanno riferimento a Riek Machar.

Corea del Nord-Usa: inviata portaerei americana, Pyongyang dice “siamo pronti a reagire”

L’invio della portaerei americana Carl Vinson verso l’estremo oriente fa parlare la Corea del Nord di “azioni offensive” che possono portare a una “reazione difensiva”. Così reagisce il ministero degli esteri di Pyongyang alla notizia di movimenti militari statunitensi verso la penisola coreana, sottolineando le ”mosse spericolate” degli Usa “per invadere la Corea del Nord”. “Se gli Stati Uniti osano optare per un’azione militare, come un attacco preventivo”, la Corea del Nord “è pronta a reagire a ogni tipo di guerra”.

G7 energia: nessuna convergenza a Roma. Usa fanno marcia indietro su ambiente e accordi di Parigi

Si tirano le somme del G7 energia e ambiente svoltosi a Roma tra domenica e lunedì, terminato con una dichiarazione della presidenza anziché una dichiarazione congiunta dei ministri dei 7 Paesi presenti. I lavori erano guidati dall’Italia, in particolare dal ministro dello sviluppo Carlo Calenda. Il quale, al termine dei lavori, ha affermato: “Non è stato possibile firmare una dichiarazione congiunta su tutti i punti”; il passo indietro degli Usa sulla politica energetica sostenibile e gli accordi di Parigi ha di fatto bloccato un accordo generale. “Con l’amministrazione Usa c’è stato un dibattito molto costruttivo”, ha aggiunto Calenda. “Rispettiamo il fatto che gli Stati Uniti stiano rianalizzando la propria posizione”. “In qualità di presidente del G7 – ha poi chiarito Calenda – l’Italia è impegnata a trovare un terreno comune e a mettere in evidenza ciò che ci tiene uniti”. Più esplicito il premier Paolo Gentiloni che, al termine del vertice EuroMed tenutosi a Madrid, ha dichiarato che l’Europa “accetta l’opinione di tutti ma non accetta passi indietro rispetto agli impegni assunti a Parigi nella lotta al cambiamento climatico”.

Giustizia: indagato il carabiniere Scafarto nell’ambito del caso Consip. False accuse a Tiziano Renzi?

“È molto strano quello sta avvenendo ma ho totale fiducia nella magistratura. Non abbiamo nulla da nascondere… Chiedo come cittadino che tutti abbiano totale fiducia nella magistratura e lo dico oggi che è più facile di due mesi fa perché credo che la verità viene sempre a galla”. Matteo Renzi, ex premier, ha commentato con queste parole la notizia secondo la quale il capitano dei carabinieri Giampaolo Scafarto è indagato dalla procura di Roma per falso, avendo – stando alle notizie di ieri – costruito informazioni false per coinvolgere il padre di Renzi, Tiziano, nelle indagini in corso sul caso Consip. Scafarto avrebbe attribuito ad Alfredo Romeo, e non al deputato Italo Bocchino, una frase intercettata per sviare le indagini. L’accusa per Scafarto è di falso materiale e falso ideologico. L’avvocato difensore di Tiziano Renzi ha commentato a caldo: “Se ne va anche questo apparente indizio; ora aspettiamo fiduciosi l’archiviazione del procedimento”, ma “chiedere scusa forse non basterà”.

Elezioni Genova: il tribunale sconfessa Grillo e rimette in corsa Marika Cassimatis, vincitrice delle “comunarie”

Caos nel Movimento 5 Stelle a Genova, dopo che la magistratura civile ha sospeso l’esclusione della lista di Marika Cassimatis, che lo scorso marzo aveva vinto le “comunarie” per la candidatura a sindaco del capoluogo ligure e poi “bocciata” dal leader del movimento, Beppe Grillo. “Sono il candidato sindaco”, ha affermato ieri, esultando, la Cassimatis: “abbiamo vinto su una questione di diritto”. “Il tribunale ha detto che il ‘fidatevi di me’ che Grillo ha usato per dire che non ero candidabile non ha valore giuridico”. E ancora: “Chiedevamo che fosse riammessa la nostra lista e così è stato. Ora la parola passa allo staff e a Grillo”. Luca Pirondini, sconfitto da Cassimatis ma vincitore delle “comunarie bis”, difficilmente potrà essere il candidato dei Cinque Stelle. Nelle prossime ore è attesa una presa di posizione del movimento per chiarire candidato e lista per le imminenti municipali.

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