Russia: Coldiretti, disgelo con Putin vale 10 miliardi per made in Italy. Bene ripresa dialogo

L’avvio del dialogo con la Russia crea le premesse per chiudere una guerra commerciale che ha provocato una perdita complessiva stimata ormai in oltre 10 miliardi per il made in Italy in termini di esportazioni. Lo afferma Coldiretti in occasione dell’incontro a Mosca tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il premier russo Vladimir Putin, a 2 anni e otto mesi dall’embargo totale deciso nei confronti di importanti prodotti agroalimentari in risposta alle sanzioni statunitensi ed europee. L’agroalimentare – sottolinea Coldiretti – è l’unico settore “ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee”, dalla Russia che dall’agosto 2014 ha chiuso completamente le frontiere a frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con successiva proroghe. Un blocco che è costato al settore in Italia fino ad ora circa 850 milioni di euro e ha ostacolato anche le esportazioni legate alla moda e alle auto. Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha provocato peraltro in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati. Il rischio – conclude Coldiretti – riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, “rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali”. “Ancora una volta – afferma il presidente Roberto Moncalvo – il settore agroalimentare è divenuto merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale”. Di qui l’importanza che Italia e Ue “riprendano la via del dialogo” .

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