Settimana Santa: card. Bassetti (Perugia-Città della Pieve), videomessaggio per giovani, lavoratori e profughi

Il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, riattualizza il significato della Settimana Santa legato alle sofferenze, ma anche alle speranze del mondo di oggi. Nel suo video messaggio sul canale YouTube di “Umbria Radio”, curato in collaborazione con l’Ufficio stampa della diocesi di Perugia, il card. Bassetti dedica la Settimana Santa ai giovani, in vista del Sinodo dei vescovi sui giovani; ai lavoratori, in un’epoca particolarmente difficile per l’occupazione; ai profughi, che continuano ad arrivare in Europa per l’acuirsi delle crisi belliche in varie parti del mondo, a cominciare dalla Siria. Proprio ai rappresentanti di queste tre categorie di persone, come segno di servizio e vicinanza della Chiesa, il cardinale compirà in cattedrale, Giovedì Santo (13 aprile), il rito della lavanda dei piedi nella Coena Domini. “La gente pensa che tutta l’Umbria sia scossa dal terremoto – commenta il presule nel videomessaggio – e nei nostri splendidi centri ricchi d’arte e di storia si vedono pochi turisti… Nel visitare alcune realtà produttive in vista della Pasqua, ho visto anche un ritardo nella ripresa… Condivido la preoccupazione dei nostri terremotati della Valnerina, i quali più che di visite e parole hanno bisogno di una rapida soluzione dei loro problemi. Invito le Istituzioni preposte alla ricostruzione a mettere in atto tutti quegli ammortizzatori che sono necessari per fare ripartire la vita della gente”.

Il porporato si sofferma anche sul “momento particolarmente critico per l’umanità, perché sta andando verso il baratro. Dio che ha fatto di tutti gli uomini una sola famiglia, piange sulle sciagure dei propri figli. Dopo le atroci guerre e persecuzioni del secolo scorso, stiamo nuovamente vivendo una stagione di gravi conflitti e siamo arrivati a un punto molto critico per l’umanità”. Basti pensare alle immagini di bambini innocenti colpiti dal gas nervino. “Nessuno ha il diritto di strappare l’immagine di Dio dal cuore degli uomini”, ammonisce il cardinale, che cita le parole accorate di Paolo VI pronunciate nel 1970: “La storia è una brava maestra perché sa insegnare, ma ha degli scolari negligenti, che non imparano mai le lezioni della storia”.

 

 

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