Osservasalute 2016: un italiano su 5 ha più di 65 anni, per la prima volta popolazione in calo. Allarme alcol

Popolazione sempre più vecchia – oltre un italiano su 5 ha più di 65 anni – con le nascite sotto il tasso di sostituzione. Gli stili di vita non migliorano, mentre peggiora la prevenzione. Sono alcuni dati del Rapporto Osservasalute 2016 presentato oggi a Roma, al Policlinico Gemelli. Continua l’avanzata degli “anziani” (75-84 anni) purtroppo non sempre in buona salute: oltre 4,8 milioni, ben l’8% del totale della popolazione. Al 1° gennaio 2016, più di tre residenti su 10.000 hanno 100 anni e oltre. Diminuisce la mortalità per malattie di cuore e tumori, che tuttavia rimangono le prime cause dei decessi; aumentano le morti per malattie psichiche (tra il 2003 e il 2014 dall’1,8 al 2,4 per 10mila) e infettive (+50%). Più di un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso; è del 34,8% la percentuale dei non consumatori di alcol (contro il 35,6% del 2014). La prevalenza dei consumatori a rischio, nel 2015, è pari al 23% per gli uomini e al 9,0% per le donne (che nel 2014 erano l’8,2%). “Il consumo rischioso e dannoso di alcol – si legge nel Rapporto – interessa in Italia milioni di individui di tutte le fasce di età ed è associato a una serie di conseguenze a breve, medio e a lungo termine. I giovani rappresentano un target di popolazione estremamente vulnerabile all’uso di alcol che risulta la prima causa di mortalità, morbilità e disabilità”. Di qui l’urgenza di politiche, interventi e strategie di formazione, prevenzione e contrasto. A pubblicare il Rapporto è l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane con sede all’Università cattolica del Sacro cuore.

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