Osservasalute 2016: malattie croniche affliggono quasi 4 italiani su 10. A rischio sostenibilità Ssn

Nel nostro Paese, “complice” anche l’invecchiamento della popolazione, sono in aumento le malattie croniche – ipertensione arteriosa, ictus ischemico, malattie ischemiche del cuore, scompenso cardiaco, diabete mellito – che riguardano quasi quattro italiani su dieci (fonte Istat 2016), pari a circa 23,6 milioni, e costituiscono un gravosissimo peso per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn). Malattie che riflettono anche i divari sociali del paese: la prevalenza di cronicità nella classe di età 25-44 anni ammonta al 4%, ma mentre tra i laureati è del 3,4%, nella popolazione con il livello di istruzione più basso e pari al 5,7%. È quanto emerge dalla XIV edizione del Rapporto Osservasalute (2016), analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle Regioni italiane pubblicata dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane e presentata oggi a Roma, al Policlinico Agostino Gemelli, da Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità e direttore dell’Osservatorio, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio. Presente anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Pubblicato dall’Osservatorio con sede presso l’Università cattolica, il Rapporto è frutto del lavoro di 180 ricercatori distribuiti su tutto il territorio italiano che operano presso università e istituzioni pubbliche nazionali, regionali e aziendali. “Dallo scenario delle cronicità – si legge nel Rapporto – dipende molto anche il futuro stesso della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”, messo già a dura prova dai vincoli di bilancio imposti dal Trattato di Maastricht, dalla crisi economica e dall’invecchiamento della popolazione.

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