![](https://old.agensir.it/wp-content/uploads/2017/04/palmieri-268x151.jpg)
“Stiamo vivendo una rinnovata primavera”. Così mons. Andrea Palmieri, sottosegretario del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, ha definito il movimento ecumenico attuale durante il IV convegno ecumenico regionale calabrese a Cetraro (Cs). Al centro della riflessione il Sinodo panortodoso, celebratosi nel giugno 2016 a Creta: mons. Palmieri ha ricordato la mancata partecipazione di alcune Chiese al Sinodo. “Ci sono state difficoltà tra le Chiese locali ortodosse ma questo non ha rotto l’unità tra di loro – ha osservato -. I contatti sono continuati. Di certo però una maggiore unità ortodossa favorirebbe un cammino di unità anche con i cattolici e speriamo che questo sia l’inizio di un processo nuovo”. Mons. Palmieri analizza l’importanza di “promuovere nuovi orizzonti per le nostre relazioni”. In questo, ha sottolineato come “l’insistenza di Papa Francesco è su un ecumenismo concreto, pratico. La stessa Chiesa cattolica è impegnata a riscoprire un cammino sinodale, non per rinnovare le strutture, ma per rispondere a una dimensione costitutiva propria. E anche se la sinodalità richiede fatica, questa è premiata se portata avanti nella carità e nel rispetto reciproco”. Il relatore ha evidenziato poi come “si possono sviluppare tante forme di collaborazione e lavoro comune per aiutare l’umanità sofferente insieme”. I “tanti momenti” di ecumenismo di Papa Francesco, per mons. Palmieri “non sono soltanto incontri protocollari, ma il risultato di maggiore amicizia e fraternità che ci auguriamo possano portare alla piena comunione”.