Ecumenismo: mons. Oliverio (eparca Lungro), “strada irreversibile che i cristiani di oggi non possono abbandonare”

“Quella di oggi è una tappa importante per il nostro cammino ecumenico in Calabria”. Lo ha detto mons. Donato Oliverio, eparca di Lungro, nel suo intervento durante il IV convegno ecumenico regionale della Conferenza episcopale calabra, in corso a Cetraro, sul tema: “Il grande e santo sinodo”. “Un grande evento”, lo ha definito mons. Oliverio, “che aprirà nuove prospettive in campo ecumenico”. “Dove va l’ecumenismo in Italia?” – si è chiesto il presule. Tante “sono le iniziative a livello sia nazionale sia locale. Le esperienze a livello locale sono particolarmente importanti perché qui si condividono momenti di comunione vera e si può fare l’esperienza di quanto i cristiani vivano l’unità nella diversità”. Mons. Oliverio ha invocato “unità ecumenica e gesti concreti di fraterna accoglienza nella vita quotidiana”. Per il vescovo di Lungro, che ha richiamato il magistero di Papa Francesco, “alla luce delle nuove prospettive si può sviluppare maggiormente il dialogo per un maggiore coinvolgimento dei cristiani nella cultura dell’incontro e dell’accoglienza e nella cura del creato”. Mons. Oliverio ritiene “il cammino ecumenico come una strada irreversibile che i cristiani del XXI secolo non possono abbandonare. Noi cristiani possiamo riconoscerci come fratelli e sorelle che credono nell’unico Signore e siamo impegnati a rispondere alla Parola di Dio che ci vuole uniti”. Il vescovo ha evidenziato ancora come la “primavera del dialogo della carità che cattolici e ortodossi stanno vivendo permette di guardare con sereno ottimismo alla continuazione del dialogo tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa”. Il convegno è iniziato dai saluti di mons. Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano-Scalea, per il quale “costruire ponti significa anzitutto costruirli tra noi”.

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