Abusi su minori: card. Bagnasco, “la formazione dei candidati al sacerdozio sta a cuore a tutti”

foto Siciliani-Gennari/SIR

“La vocazione al sacerdozio chiede libertà e obbedienza: le due cose vanno insieme. Per essere obbedienti a Dio, alla Chiesa, alla salus animarum, bisogna essere molto liberi, cioè distaccati da se stessi, da progetti e ambizioni individuali. Allora si conosce il farsi dono, la gratuità, il servizio puro, le relazioni vere, la consegna incondizionata. Allora usciamo dalla logica dei doppi fini e respiriamo la luce”. Lo ha affermato il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, intervenendo questa mattina a Firenze alla prima Conferenza europea su formazione del clero e prevenzione degli abusi sui minori dal titolo “Formazione e prevenzione. Confrontare i differenti approcci di formazione umana e valutazione psicologica nei Seminari: un ulteriore passo verso il safeguarding in Europa”.
L’iniziativa si svolge presso ed è organizzata dall’arcidiocesi di Firenze in collaborazione con il Centre for child protection della Pontificia Università Gregoriana e il Seminario arcivescovile di Firenze. Gli iscritti sono più di 250 provenienti da tutta Europa e da tutte le regioni italiane: molti rettori di seminario, vescovi, direttori spirituali, psicologi e psichiatri che lavorano nei seminari, e nella protezione dei minori.
“La formazione dei candidati al sacerdozio e la formazione permanente del clero è cosa che sta al cuore di tutti” ha sottolineato il card. Bagnasco, aggiungendo: “La nostra gratitudine va ai nostri sacerdoti che – vicini ogni giorno alla gente e alle giovani generazioni – sono per tutti riferimento umile e efficace nell’amore di Cristo e della Chiesa”. La Conferenza episcopale italiana, ha ricordato Bagnasco parlando con i giornalisti a margine della conferenza, “è stata la prima tra le Conferenze episcopali nel mondo a tradurre le linee guida generali, date dalla Congregazione per il clero. Ogni diocesi cerca di mettere in atto le indicazioni particolari e generali delle linee che ci siamo dati come Chiesa italiana”: riguardo alla formazione umana e psicologica dei candidati al sacerdozio, in particolare, “ogni seminario immette in un modo o nell’altro anche delle presenze nuove, delle forme di consulenza, con persone, sacerdoti o laici, esperti in queste materie”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy