Afghanistan, Siria, Yemen, Sud Sudan: dal Medio Oriente all’Africa si moltiplicano le strutture ospedaliere, gli operatori sanitari e i pazienti colpiti dai bombardamenti dei diversi schieramenti che si fronteggiano. Una tragedia nella tragedia che, oltre a costituire un inaccettabile oltraggio al diritto umanitario internazionale e alle leggi di guerra, priva milioni di persone della possibilità di far ricorso a cure mediche. Il 3 maggio 2016, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2286, condannando fermamente gli attacchi contro le strutture mediche ed esigendo che tutte le parti in conflitto rispettino pienamente i propri obblighi di diritto internazionale. Sollecitazioni che, a quasi un anno dalla risoluzione, sono rimaste inascoltate. È questo il tema del prossimo dialogo di Medici senza frontiere (Msf), “Ospedali sotto attacco: patologia della guerra senza regole”, che si svolgerà a Roma, (sede Msf, via Magenta 5, ore 18.15), il 15 marzo. Ne parleranno Fabio Mini, generale di corpo d’armata, Elda Baggio, chirurgo di Medici senza frontiere, e Gabriele Eminente, direttore generale di Medici senza frontiere. Modera la giornalista Lucia Annunziata. Saranno presenti esponenti del Ministero degli Affari esteri, dell’Ordine dei medici, della Rete Disarmo ed esperti di diritto internazionale.