Otto marzo: mons. Turazzi (San Marino), “tutti riconoscano la dignità della donna, a partire da lei stessa”

“Tutti riconoscano la dignità della donna, a partire da lei stessa, perché ne abbia una piena consapevolezza. L’uomo, da parte sua, superi lo spirito di dominio”. È quanto afferma il vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi, in occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra oggi. Turazzi si riferisce alla “dignità originaria, voluta dal Creatore: l’uomo e la donna sono immagine di Dio, a prescindere da sesso, età, cultura, attività”. Ma “dalla creazione in poi è andata via via svalutandosi la dignità della donna, per l’ingresso del peccato nel mondo che ha alterato le relazioni e per lo sviluppo di una cultura di prepotenza e di seduzione”, osserva il vescovo, sottolineando che “la dignità della donna ha dovuto gradualmente e faticosamente imporsi nel corso dei secoli”. “Il fatto che si dedichi una giornata alla donna è anzitutto segno di un faticoso processo ancora in atto”, prosegue mons. Turazzi, per il quale “è appello alla conversione, cioè al cambiamento di mentalità e di azione, è desiderio di preghiera col tono della lode per il dono della diversità, della richiesta di perdono per la dignità misconosciuta, dell’intercessione per tutte le esistenze femminili calpestate”. “Riaffermiamo insieme pari dignità per la donna, cioè pari diritti, pari doveri, pari opportunità”, l’invito del vescovo, che rimarca come “questo non significa per la donna, di per sé, fare tutto quello che fa l’uomo dimenticando e mortificando la propria specificità: il femminile, il proprium dell’essere donna, il suo genio sono da riconoscere, valorizzare e promuovere”.

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