Terremoto: Coldiretti, servono accelerazione pratiche burocratiche, misure di sostegno a imprese, sgravi fiscali a investitori

Quasi un italiano su quattro ha acquistato i prodotti “terremotati” e il Papa ha incaricato espressamente l’Elemosineria apostolica di comprare prodotti alimentari tipici delle aree colpite da distribuiti a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati. E’ quanto emerge dal Dossier Coldiretti #stalletradite consegnato al presidente del Senato Pietro Grasso e alle Commissioni Ambiente e Agricoltura di Montecitorio che hanno incontrato una delegazione di allevatori e agricoltori delle aree terremotate di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio guidata dal presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. Sotto il coordinamento di una apposita task force sono state avviate da Coldiretti iniziative assieme all’Associazione italiana allevatori e ai Consorzi agrari che hanno consentito anche la consegna di mangiatoie, mangimi, fieno, carrelli per la mungitura, refrigeratori e generatori di corrente oltre a roulotte, camper e moduli abitativi. L’operazione “adotta una mucca” che ha già dato ospitalità ad almeno 2000 pecore e mucche sfollate.

Per Coldiretti occorre tuttavia “accelerare nel percorso di realizzazione delle stalle provvisorie previste con i nuovi bandi ma anche abbattere gli adempimenti burocratici per gli agricoltori che vogliono acquistare da soli le strutture”. Basterebbe “dare semplicemente un tetto massimo di spesa e permettere agli allevatori di costruirsi la stalla provvisoria più adatta alle loro esigenze”. Urgenti anche “il ripristino delle reti viarie, e misure concrete di sostegno alle imprese terremotate, dall’erogazione immediata dei fondi previsti dal decreto legge Sisma Italia per garantire liquidità” al pagamento degli aiuti diretti per il mancato reddito. Necessarie infine “massicce misure di sostegno con sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate, oltre a incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici, con la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche e un sostegno ai consumi dei prodotti delle aree colpite.”

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