Sport e disabilità: Special Olympics, al via il 14 marzo in Austria i Giochi mondiali invernali. Trentaquattro gli atleti italiani, quattro le specialità

“Lo sport è tante cose, l’Italia che può vincere un Mondiale di calcio così come raccontare queste meravigliose storie degli atleti Special Olympics. Il mondo dello sport può dare dei segnali importanti sensibilizzando sul tema della pari dignità a tutti i livelli”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto alla presentazione dei Giochi mondiali invernali Special Olympics in programma dal 14 al 25 marzo in Austria, ospitata nella sede stessa del Coni. Lo sport “è prima di tutto uno strumento che mette in moto dei meccanismi di crescita personale, interiore e culturale sviluppando una politica attiva che fa crescere un territorio, il paese”, ha osservato il presidente del Comitato italiano parilimpico (Cip)  Luca Pancalli. Per Alessandro Palazzotti, vice presidente Special Olympics Italia, “Special Olympics vuole contagiare positivamente tutto il mondo dello sport, in primis federazioni sportive ed enti di promozione. Dovunque c’è una società sportiva può nascere un punto di sport unificato”. Saranno oltre 2700 gli atleti con e senza disabilità intellettiva, provenienti da 107 nazioni; 3 mila i volontari; 1.100 i coach; circa 20 mila gli spettatori in loco e milioni quelli che seguiranno i Giochi attraverso i canali televisivi di tutto il mondo. Un evento internazionale che accenderà i riflettori sulle politiche attuate nel mondo per l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva nella società, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica ed abbattere ogni pregiudizio e forma di emarginazione. L’Italia sarà rappresentata da un delegazione di 48 persone, di cui 34 atleti che gareggeranno nelle discipline dello sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette da neve.

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