Otto marzo: Commissione Ue, “donne ancora discriminate e abusate. Combattere per la parità di genere”

(Bruxelles) Nel messaggio per l’8 marzo, Giornata internazionale della donna, la Commissione Ue afferma ancora: “Le donne sono spesso più vulnerabili in situazioni di conflitto, migrazione e sfollamento, oppure dove la povertà e i cambiamenti climatici colpiscono più duramente. Inoltre, nel contesto migratorio attuale, abbiamo assistito a un aumento esponenziale del numero di donne che arrivano in Europa vittime della tratta di esseri umani”. “Intolleranza contro le donne e misoginia si manifestano non solo nella sfera pubblica ma anche dietro il vile anonimato di internet”. Ancora: “Sono troppi gli europei che ancora ritengono che un rapporto sessuale non consensuale possa essere giustificato. Inoltre, ovunque nel mondo, e soprattutto nelle zone di conflitto, le donne affrontano in prima linea la discriminazione e la violenza. Tuttavia, spesso sono proprio le donne a cercare per prime delle soluzioni, a mostrare resilienza in tempi di difficoltà e ad avere una visione per il futuro dei loro Paesi”.
La Commissione europea, si legge nel testo, “attraverso il suo impegno strategico per la parità di genere 2016-2019, affronta le disuguaglianze in ambiti importanti quali lavoro, retribuzione, processo decisionale e violenza”; l’Esecutivo presenterà quest’anno “una nuova iniziativa per l’equilibrio tra vita professionale e vita privata destinata ai genitori e a coloro che svolgono un ruolo di assistenza”. Altre iniziative con una specifica attenzione alle donne riguardano la riforma del sistema di asilo, la lotta alla tratta, la formazione e istruzione scolastica. Infine: “Non abbiamo intenzione di smettere di combattere per la parità di genere e per la sicurezza di donne e ragazze, sostenendole nella piena realizzazione delle loro potenzialità. L’Unione europea è impegnata, come lo era sessant’anni fa, a garantire parità alle donne in tutto il mondo”.

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