Corridoi umanitari: don Soddu (Caritas), “felici di iniziare questo percorso con i nostri fratelli siriani”

“Siamo felici di iniziare questo percorso insieme ai nostri fratelli siriani che tanto stanno soffrendo nel loro Paese martoriato dalla guerra e che sono accolti numerosi nei campi profughi della Giordania”: lo afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, accogliendo oggi a Roma le due famiglie siriane arrivate in Italia grazie alla prima operazione di reinsediamento voluta e finanziata dalla Conferenza episcopale italiana con i fondi 8×1000, a cui prende parte Caritas Italiana, nell’ambito del programma di resettlement gestito dal ministero dell’Interno. “L’operazione – precisa don Soddu – è stata resa possibile anche grazie all’impegno e alla collaborazione delle istituzioni, ministeri dell’Interno e degli Esteri, e delle organizzazioni internazionali che hanno agevolato il trasferimento in Italia”. Un ulteriore impegno concreto della Chiesa italiana dopo la recente firma del protocollo di intesa per l’apertura di nuovi corridoi umanitari che permetteranno l’arrivo in Italia, nei prossimi mesi, di 500 profughi eritrei, somali e sud-sudanesi, fuggiti dai loro Paesi per i conflitti in corso. Caritas italiana ricorda che la situazione dei profughi siriani in Giordania – ma non solo – “è drammatica, per il conflitto in atto non vi sono ancora prospettive concrete di soluzione e i negoziati restano in salita”. Per questo organizzerà a Roma il 14 marzo, in occasione del 6° anniversario dell’inizio della guerra in Siria,  (ore 11.30, The Church Palace/Domus Mariae, via Aurelia 481), la presentazione ai media del 3° Dossier con dati e testimonianze sulla Siria. Interverrà mons. Antoine Audo, vescovo di Aleppo, presidente di Caritas Siria

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