Bioetica: mons. Leuzzi (cappellano Camera), “la cultura laica è in profonda crisi. Ai cristiani la responsabilità di dare risposte”

“La cultura laica è in profonda crisi. Chiede al cristianesimo ciò che il cristianesimo non può dare”. Lo ha detto mons. Lorenzo Leuzzi, cappellano della Camera dei deputati, durante la presentazione del libro di Olimpia Tarzia, presentato oggi a Montecitorio. “Il testo – ha osservato – ha il pregio di presentare la continuità del magistero della Chiesa. Il problema è che la teologia oggi fa fatica a riflettere. Fa fatica a sostenere il cammino”. “La teologia cattolica fa fatica a rispondere alle domande della cultura laica, in crisi, su ciò che si può fare o che non si può fare. Per i cristiani è una responsabilità enorme”. “Dobbiamo – ha continuato – recuperare il percorso che ci viene presentato nel testo di Olimpia Tarzia. Oggi la cultura laica è ossessionata dalla nascita e dalla morte perché sono i due grandi eventi su cui si gioca la progettualità sociale, che può essere vissuta nella produttività o nella gratuità. Per giustificare quella fondata sulla produttività è necessario rendere produttivo il nascere e il morire. La sfida che ci attende è pensare di rifondare la progettualità sulla gratuità. Come suggerisce il libro – ha commentato – dobbiamo ripartire dall’amore coniugale. Non ci sono altre ipotesi di pensare a una progettualità senza partire da questo amore ed esperienza che parte dalla gratuità”. Infine, “la lettura questo testo ci offre la possibilità di riflettere e di porre scenari impegnativi che abbiamo il dovere di intercettare affinché la persona umana sia accettata”.

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