Bioetica: Gigli (Mpv), “il diritto alla vita non è negoziabile”

“Il libro si dipana attraverso una testimonianza che la vita le ha permesso di dare in risposta a una chiamata”. Così Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita (Mpv), a proposito del libro scritto da Olimpia Tarzia, presidente del Movimento Per (Politica Etica Responsabilità), presentato oggi alla Camera. Gigli ha ricordato in questa occasione la nascita in Italia del Movimento da lui presieduto oggi: “Gli inizi del Movimento risalgono al 1975, quando cominciai a occuparmi dei temi di bioetica – ha detto -. Venni a conoscenza della sentenza della Corte costituzionale sull’aborto quando ero ancora studente di medicina. Iniziò allora come per Olimpia Tarzia una vocazione. Anche per me quei giorni misero a prova la professione di medico che avevo scelto. In Italia si viveva sul tema la pressione della cronaca. Non a caso il Movimento della vita nasce in quei giorni perché a Firenze un drappello di persone si sentivano offese da quello che accadeva in una clinica dove si facevano aborti. Oggi sappiamo di essere una minoranza ma all’epoca speravamo che il nostro Paese avesse la capacità di resistere e la fiducia nella raccolta di firme per il referendum”. “Ringrazio l’autrice – ha aggiunto – perché ha scelto per questo libro un titolo bellissimo. Il 7 ottobre del ’79 ero in America e ricordo con chiarezza ancora oggi la frase di Papa Giovanni Paolo II: ‘Ci alzeremo in piedi’, ripetuta forse dieci volte. Si scatenò il putiferio, ma quella frase ci pose e ci pone ancora oggi la domanda: esistono dei valori non negoziabili?”. “La nostra visione – ha concluso – prevede che il diritto alla vita non sia negoziabile”.

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