Aborto: Gigli (Mpv), “basta giudici politicizzati”. I punti per le interruzioni di gravidanza “sono il 70% dei punti-nascita”

“Non esiste alcuna legge in Italia, tanto meno la 194/78, che riconosca il diritto all’aborto, ancor meno all’aborto sotto casa”, mentre “ancora una volta, una certa magistratura intrisa di convinzioni preconcette e ideologiche dimostra l’irresistibile vocazione all’invasione di campo e per di più a gamba tesa”. Lo afferma Gian Luigi Gigli, presidente del Movimento per la vita italiano. “E’ già piuttosto singolare – sostiene Gigli in una nota – che all’interno della magistratura esistano correnti, ma che ora una di queste frange si spinga addirittura a benedire una decisione di una Regione su un tema così delicato, e quantomeno controverso, è imbarazzante. Trattandosi per di più di magistrati, essi dovrebbero poi sapere che non esiste alcuna legge in Italia, tanto meno la 194/78, che riconosca il diritto all’aborto, ancor meno all’aborto sotto casa”. Ciò soprattutto “se si tiene conto che il numero di interruzioni volontarie di gravidanza è pari a circa 1/6 delle nascite, mentre i punti-aborto sono invece il 70 per cento dei punti-nascita”. Ci auguriamo, conclude Gigli, “che il senso di responsabilità istituzionale riprenda il posto che gli compete invitando magistratura democratica ad astenersi da proclami pubblici e, piuttosto, ad alleggerire l’arretrato della macchina giudiziaria”.

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