Diocesi: Matera, convegno e indagine nazionale sul rapporto tra giovani e fede

Che rapporto hanno i giovani con la fede? Quali sono le loro credenze e i loro atteggiamenti nei confronti della religione? Quali ricordi hanno del ‘catechismo’? Sappiamo che molti di loro, dopo la Cresima, si allontanano dalla Chiesa: per quali motivi? E quali esperienze e cammini possono portare a un riavvicinamento? Per dare delle risposte a queste domande, il Servizio di pastorale giovanile dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto Toniolo, ha organizzato per il 10 marzo alle ore 18 presso la Casa di spiritualità S. Anna a Matera un convegno dal titolo “Generazione Millennial”, Giovani e fede, alla luce dell’indagine “Dio a modo mio” . L’indagine è stata realizzata dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori con l’ausilio di 150 ragazze e ragazzi tra i diciannove e i ventinove anni, tutti battezzati, residenti in piccole e grandi località del Nord, Centro e Sud di Italia, con diverso titolo di studio. Dopo i saluti che porterà Anna Ferrara dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica, interverranno Elena Marta, docente di Psicologia sociale e di comunità all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che illustrerà l’indagine e don Francesco Gallipoli, direttore della pastorale giovanile diocesana. Concluderà i lavori mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina. Cinquanta tra coloro che si sono dichiarati credenti nella prima fase della ricerca, sono stati di nuovo intervistati e hanno raccontato – per la prima volta nel nostro Paese con tale estensione e profondità di indagine – la loro esperienza di fede e il loro vissuto religioso, rivelando un interessante spaccato di questa dimensione della vita, delle sue luci e delle sue ombre.

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