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“Portare alla società quel contributo all’umanizzazione che la luce della fede suscita nell’ambito della famiglia”. Con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, parlando all’assemblea del Forum delle associazioni familiari in corso a Roma, ha sintetizzato il senso dell’atteggiamento della Chiesa all’interno di una società in cui “la famiglia è spesso disprezzata sul piano culturale e trascurata su quello sociale e politico”. Il presidente della Cei ha stigmatizzato quella “lettura manichea” che interpreta in termini di contrapposizione aggressiva ogni volta in cui la Chiesa entra nelle criticità delle vita sociale. Mentre lo stile è quello di una “pastorale positiva e missionaria”, capace di trasmettere il senso della bellezza della famiglia, e anche “quando si mettono in evidenza le difficoltà di un situazione, c’è già l’indicazione di una vita d’uscita”. Il card. Bagnasco ha affermato che “la famiglia è una risorsa e non un ostacolo alla modernizzazione”. Essa è “il primo antidoto sociale, l’unica alternativa praticabile all’individualismo ingenuo e cinico” che viene accreditato dalla cultura dominante. Il presidente della Cei si è soffermato a questo proposito sulla teoria del gender e sulle sue contraddizioni. “In certi casi si azzerano le differenze, in altri campi le differenze vengono assolutizzate e questo avviene perché dietro c’è un approccio ideologico e non la realtà così com’è”.