Francia: mons. Pontier (presidente vescovi) “no autoripiegamento”, accogliere migranti. “Fondamentale” è formazione imam

“L’esercizio del potere è esigente” e richiede vigilanza per “rimanere al servizio del bene comune e non cercare un guadagno personale con effetti disastrosi”. Il monito è di monsignor Georges Pontier, presidente dei vescovi francesi e arcivescovo di Marsiglia, che questa mattina ha inaugurato a Lourdes l’Assemblea plenaria dei vescovi di Francia. Nel richiamare la riflessioni del Consiglio permanente, il 20 giugno e il 16 ottobre dell’anno scorso, in vista delle elezioni presidenziali del 23 aprile e 7 maggio, Pontier ha citato in particolare diversi stralci del documento di ottobre, “Dans un monde qui change, retrouver le sens du politique”, e ha lanciato un monito: “Non possiamo pensare al nostro futuro, ognuno ripiegato su se stesso. Alcuni lo pensano” ma “è un inganno”. Di qui l’invito all’accoglienza e al “dovere della solidarietà”, richiamato spesso dal Papa. “Dovere di solidarietà”, ha spiegato, “è opporsi alla cultura dello scarto e nutrire attenzione per i più deboli”. Per questo è necessario da parte di tutti un cambiamento di atteggiamento verso migranti e rifugiati” passando da un “atteggiamento di difesa e paura” ad un’autentica “cultura dell’incontro”. Da Pontier l’invito che “le paure comprensibili” dopo gli attentati di Daesh non portino ad “un pericoloso sguardo di sospetto nei confronti di ogni musulmano”. “Più che un rischio – afferma l’arcivescovo – la religione islamica è una sfida che dobbiamo accogliere”. “Fondamentale” la questione della formazione degli imam, così come “l’organizzazione di una rappresentanza eleggibile dell’islam nel nostro Paese”.

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