Unione europea: Parsi (Univ. Cattolica), “democrazia rappresentativa descrive identità politica dell’Ue”

“Brexit o non Brexit, quando un attentato terroristico prende di mira Westminster, il più antico e nobile Parlamento del mondo, è l’intera Europa a essere sotto attacco”, scrive Vittorio Emanuele Parsi oggi su “Avvenire”, commentando l’attentato terroristico e la celebrazione dell’anniversario dei Trattati istitutivi dell’Unione europea. “Non c’è nulla infatti più della democrazia rappresentativa – dice Parsi – che descriva l’identità politica europea, ciò che l’Europa ha voluto, e saputo, fortissimamente diventare, attraverso secoli di guerre intestine che ne hanno determinato il fato e il carattere”. Proprio per questo, il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma da un lato “offre l’opportunità di una riflessione sullo ‘stato dell’Unione'” ma, dall’altro, “rischia anche di fornire il pretesto per il dilagare della retorica antieuropea o, al contrario, di quella europeista”. Se nelle settimane che hanno preceduto il vertice si è assistito al “dispiegarsi delle forze contrapposte”, declinate secondo varie voci, da “rumorose, populiste” a “furbette”, fino a quelle più “solenni”, il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle Camere riunite “è stato un esempio della giusta misura tra sobrietà e solennità”. Spiega Parsi che il presidente “ha ricordato a tutti che la riforma dei Trattati è necessaria e urgente, se l’Unione non vuole condannarsi all’irrilevanza assoluta e permanente. Ma ha anche ricordato come il processo verso una maggiore integrazione debba essere realizzato senza lasciare indietro nessuno”. Tutto ciò però, avverte Parsi, “si svolge in uno scenario interno e internazionale che certo non congiura a favore del successo”, tra Brexit, Putin, Trump ed Erdogan.
“Vedremo se e quando il Vertice romano riuscirà a indicare dove e come trovare la nuova linfa capace di rivitalizzare questa stanca Europa – conclude Vittorio Emanuele Parsi -, affinché sappia darsi quel coraggio evocato dal presidente Mattarella, senza il quale qualunque impresa diventa impossibile”.

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