Trattati di Roma: mons. Galantino, sull’Europa la Chiesa “non fa nessun passo indietro”

Roma, 23 marzo 2017: Mons. Nunzio Galantino tiene la conferenza stampa finale del Consiglio Episcopale Permanente (Siciliani-Gennari/SIR)

Sull’Europa la Chiesa “non fa nessun passo indietro”. Lo ha garantito monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa di presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente. “In Europa siamo su un piano inclinato, e le voci ritenute più accreditate predicano un’implosione dell’Europa”, ha esordito il vescovo. Ma “l’Europa non è appiattimento sul pensiero di chi grida di più o la fa più facile”, ha ammonito il presule invocando la necessità di una “cultura alternativa” che faccia “ritrovare all’Europa l’anima che è stata fonte di ispirazione dei suo padri fondatori”. “Fa male sentirci dire che siamo arretrati solo perché qualcuno, con modelli culturali diversi, pretende che ci si appiattisca”. Mentre ci si accinge a celebrare il 60° dei Trattati di Roma, la Cei intende “rilanciare il cammino intrapreso”: “Su questo la Chiesa non fa nessun passo indietro, anzi rilancia su tre livelli”, ha detto Galantino, citando i corridoi umanitari realizzati grazie all’otto per mille – l’ultimo dei quali per l’Etiopia, ma che coinvolge anche il Sud Sudan, l’Eritrea e la Somalia – e il progetto “Liberi di restare, liberi di partire”, per il quale la Cei ha già stanziato 30 milioni di euro sempre dai fondi dell’otto per mille. Creare questo “ponte”, ha commentato il segretario generale della Cei, “è l’unica strada per poter disarmare gli scafisti”.

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