“La valutazione dell’Università è di stimolo per corsi e atenei affinché si migliori la qualità della didattica e della ricerca, che è tema tanto importante e spesso poco conosciuto da noi studenti. Per questo motivo, come universitari cattolici, vorremmo avviare uno studio che ci renda coscienti di questo processo, approfondendone luci ed ombre, comprendendone gli effetti sulla didattica, in primo luogo, e sulla ricerca e sul valore dell’istituzione Università, mantenendo il nostro sguardo critico, costruttivo e interessato”. Così una nota della sezione siciliana della Fuci, Federazione universitaria cattolica italiana, a margine di un appuntamento dal titolo “Tra valutazione e riconoscimento del merito, quale progetto di università?” svolto oggi al Palazzo centrale, in Pizza Università, a Catania. “Per dare un contributo fattivo – continua il comunicato -, i gruppi Fuci in queste settimane si sono preparati affrontando diverse tematiche riguardanti le ripercussioni che gli attuali metodi di valutazione delle università hanno sulla qualità della didattica e della ricerca e indirettamente sulla vita dello studente”. A guidare la riflessione proposta nel corso dell’appuntamento, che rientra nel percorso formativo che rapporta i contesti locali alla cornice nazionale e culmina nella “Settimana dell’Università”, sono stati Giuseppe Ronsisvalle, presidente del Presidio di qualità dell’Università di Catania, e Giulia Iapichino, rappresentante degli studenti e membro del nucleo di valutazione dell’ Università di Messina. A moderare Claudio Staiti, della Fuci di Messina.