Papa a Milano: Sportoletti (Cl), “nessuno è escluso dal suo abbraccio, a partire dai più bisognosi”

“Papa Francesco sta riproponendo l’essenziale del cristianesimo: l’abbraccio pieno di misericordia di Dio che risponde al bisogno sterminato dell’uomo. Lo ha fatto non solo con le parole, ma anche con gesti semplici e concreti, mostrando che solo tornando alle origini possiamo rispondere alle sfide del cambiamento d’epoca. Per questo lo attendiamo desiderando di essere come lui, sperimentando la portata personale e pubblica della misericordia, che ci permette di abbracciare perfino i nostri nemici come ha scritto don Julian Carròn riprendendo il brano manzoniano dell’Innominato”. Lo ha detto al Sir l’ingegnere Alberto Sportoletti, uno dei responsabili regionali della Lombardia di Comunione e Liberazione e membro del coordinamento della diocesi di Milano. Sportoletti è anche presidente di Retemanager, onlus che, attraverso una rete di volontari, aiuta manager e imprenditori disoccupati a reinserirsi nel mondo del lavoro. E proprio l’attenzione al lavoro, secondo Sportoletti, è uno dei punti più importanti del papato di Francesco. “L’impegno di Bergoglio verso i poveri e le disuguaglianze – spiega Sportoletti – è fondamentale in questo momento storico. Il Papa non si limita a ricordare che dal lavoro dipende la dignità umana ma senza mezzi termini dice no a un’economia dell’esclusione”. Secondo Sportoletti, l’arrivo del Papa a Milano rappresenta “un’occasione importante per la città” e la scelta dei luoghi da visitare è “lo specchio del suo pontificato. Il Pontefice – sottolinea ancora Sportoletti – partirà dalle periferie per incontrare i giovani, i detenuti e i religiosi. Il messaggio è che nessuno è escluso dal suo abbraccio, a partire dai più bisognosi”.

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