Notizie Sir del giorno: allarme dei vescovi sul populismo, morte di Cino Tortorella, Bagnasco e i Trattati di Roma, Linee di preparazione Settimana sociale

Papa Francesco: il messaggio di cordoglio inviato al card. Nichols per attentato a Londra

Papa Francesco ha inviato oggi, tramite il suo segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, un messaggio di cordoglio all’arcivescovo di Westminster, nonché presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, cardinale Vincent Nichols, per l’attacco terroristico di ieri a Londra. “Profondamente rattristato nell’apprendere della perdita di vite umane e dei feriti causati dall’attacco nel centro di Londra – si legge messaggio – Papa Francesco esprime la sua solidarietà orante con tutte le persone colpite da questa tragedia”. (clicca qui)

Populismo: mons. Galantino, vescovi “allarmati”, “l’acqua che fa crescere la pianta è l’inefficienza di coloro che dovrebbero dare risposta ai problemi della gente”

“L’acqua che fa crescere la pianta del populismo è l’inefficienza di coloro che dovrebbero dare risposte ai problemi della gente”. Con questa metafora monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha spiegato ai giornalisti, durante la conferenza stampa di presentazione del Comunicato finale del Consiglio permanente dei vescovi italiani, rperché secondo i vescovi “c’è da allarmarsi” sul populismo. (clicca qui)

Abusi su minori: card. O’Malley (Pontificia Commissione), “Papa Francesco è seriamente impegnato per sradicarli” e “fare della Chiesa una casa sicura”

“Papa Francesco è seriamente impegnato per sradicare gli abusi sessuali nella Chiesa” e per fare “della nostra Chiesa una casa sicura per tutti” promuovendo al suo interno “una cultura della tutela della persona”. Lo ha assicurato il cardinale Seán Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori (Pcpm) istituita tre anni fa dal Pontefice, intervenendo all’”Education Day” promosso oggi alla Pontificia Università Gregoriana dalla stessa Commissione insieme con il Centre for Child Protection dell’Ateneo. (clicca qui)

Morte Cino Tortorella: Pippo Baudo al Sir, “grande animatore della tv dei ragazzi”

Cino Tortella è stato “un personaggio che ha timbrato momenti felici della televisione italiana, soprattutto quella parte della televisione italiana che adesso non c’è più, che era dedicata ai ragazzi. La tv dei ragazzi in Tortorella aveva un grande animatore”. Lo ha detto al Sir il noto presentatore Pippo Baudo ricordando l’autore, regista e attore scomparso oggi, a quasi 90 anni, noto a tutti per lo Zecchino d’oro e il Mago Zurlì. “Mago Zurlì, mago del giovedì, fu un appuntamento importante per la televisione dei ragazzi”, ha osservato Baudo. (clicca qui)

Trattati di Roma: card. Bagnasco (Ccee), “la Chiesa è convinta che ci sia bisogno di più Europa”

“La Chiesa è convinta che ci sia bisogno di più Europa”. Lo ha affermato il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei e del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), celebrando questa sera il vespro solenne nella basilica romana di Santa Maria sopra Minerva in occasione del 60° anniversario della sottoscrizione dei Trattati di Roma. “I Paesi del Continente – ha aggiunto il presidente dei vescovi europei – guardano all’Unione con attenzione e attesa. Ai responsabili tocca sciogliere perplessità eventuali con umiltà, saggezza e fiducia. La Chiesa cattolica, insieme al mondo cristiano del Continente, è presente in quest’opera di costruzione con grande rispetto e cordialità, con l’unico scopo di rinnovare quel contributo di sapienza che l’Europa delle origini ha trovato nel Vangelo, così come una pianta trova linfa dalla terra fertile. La linfa evangelica è sempre viva e lo sarà sempre”. (clicca qui)

Settimana sociale: Linee di preparazione, vogliamo “cercare soluzioni e avanzare proposte per il mondo del lavoro”

“A Cagliari non ci ritroveremo per celebrare un convegno come tanti”. Da questa costatazione muovono le “Linee di preparazione per la 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani”. Il documento, a firma del presidente del Comitato organizzatore, l’arcivescovo di Taranto mons. Filippo Santoro, è stato reso noto oggi, nella conferenza stampa al termine della sessione primaverile del Consiglio permanente Cei, che l’ha approvato. “In coerenza con lo spirito delle Settimane e con il ruolo di servizio al Paese che esse possono giocare nella contemporaneità, questa Settimana Sociale – si legge – costituirà una tappa di un percorso, già cominciato nei mesi precedenti e destinato a continuare. Vogliamo stare vicino a quanti soffrono per aver perso il lavoro o perché non riescono a trovarlo. Ma vogliamo anche e soprattutto cercare soluzioni e avanzare proposte per il mondo del lavoro”. L’obiettivo, “seguendo l’indicazione di Papa Francesco”, è “‘aprire processi’ che impegnino le comunità cristiane e la società italiana a rimettere il lavoro al centro delle nostre preoccupazioni quotidiane”. (clicca qui)

Sud Sudan: il vescovo Tombe (Caritas), “situazione catastrofica”

“E’ una situazione catastrofica: bisogna riportare la pace nel Paese ed agire subito prima che sia troppo tardi”: lo dice in una intervista al Sir monsignor Erkolano Lodu Tombe, vescovo di Yei e presidente di Caritas Sud Sudan. “Non c’è cibo e non c’è pace e la gente soffre – racconta -. La situazione è molto brutta, non c’è stabilità. C’è una terribile crisi economica, la gente è affamata, non solo nelle zone degli scontri. Anche nelle città non circola denaro, i prezzi dei prodotti al mercato sono altissimi e la popolazione non può permettersi di comprare cibo. Non ci sono medicine, la gente si ammala. I bambini non possono andare a scuola perché i genitori non possono pagare gli studi”. Nelle zone colpite dalla guerra “la gente è impaurita ed è costretta a fuggire. Ci sono gruppi che attaccano anche i civili, danno fuoco ai villaggi, uccidono le persone nelle proprie case. Moltissimi si sono rifugiati in Uganda, Congo, Sudan e Etiopia. Altri sono sfollati vicino alle città, come a Juba”. Il governo ha dichiarato la carestia in Sud Sudan due settimane fa “ma è già troppo tardi – denuncia il vescovo Tombe -. Doveva agire prima, non ora che la situazione è peggiorata. Ci vorrà tempo per raccogliere i fondi necessari, prendere le decisioni politiche. La gente rischia di morire prima che arrivino gli aiuti effettivi: cibo, medicine, acqua potabile”. La sua diocesi, Yei, è una tra le più colpite dagli scontri, con più di 100.000 persone intrappolate in città: “Da luglio scorso sono ricominciati all’improvviso i combattimenti e la gente ha cominciato a fuggire e a riversarsi nelle città. A Yei le strade sono chiuse: le persone non possono uscire e non possono ricevere aiuti, se non per via area. Anche fuori città la gente sta soffrendo molto”. Come Chiesa, dice, “cerchiamo di stare accanto alla gente con i nostri sacerdoti, le suore. Ma se non si agisce in tempi brevi diventerà sempre più catastrofica perché la guerra non si ferma”. (clicca qui)

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