Famiglia: Renzi (Pd), “questa legislatura non sarà quella decisiva su fisco e famiglia”

“La proposta di Lepri è interessante, ci stiamo lavorando. Ma se devo dirla tutta, credo che questa legislatura non sarà quella decisiva sul rapporto fisco-famiglie”, così l’ex premier Matteo Renzi in un’intervista pubblicata oggi su “Avvenire” rispondendo a una domanda relativa al Ddl per sostenere la famiglia preparato dal senatore Stefano Lepri (Pd). E aggiunge: “Penso infatti che sarà la prossima legislatura quella destinata a sciogliere i nodi del reddito familiare e del quoziente”.
Sollecitato a una riflessione sui temi toccati dalla Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco in apertura del Consiglio Permanente Cei, Renzi ritiene “tutte ugualmente cruciali” le questioni poste dal presidente della Cei. “Molti osservatori lamentano una crisi democratica dell’Italia – commenta -, io credo che sia più grave la crisi demografica. Non facciamo più figli e il problema non si risolve solo con misure puntuali – giuste e necessarie – ma con una rivoluzione nel modo di guardare al futuro e di concepire il dono della maternità nel rapporto con il mondo del lavoro e la conciliazione dei tempi”. Per Renzi quello che manca è “un cambio di paradigma culturale” oltre “alle necessarie modifiche fiscali che le famiglie numerose (e non solo loro) ci chiedono, giustamente, da tempo”. Per questo, osserva, se “il rischio educativo, l’emergenza immigrazione, la questione giovanile” si confermano tutti temi “altrettanto importanti”, tuttavia “oggi la priorità degli italiani è oggettivamente il lavoro”. E sul lavoro cita Papa Francesco: “Mi ha molto colpito la parola di Francesco, durissima, sulle speculazioni che strappano il lavoro alle famiglie”. “L’Italia deve essere grata agli interventi del Papa su questo tema – aggiunge -, in particolar modo durante i gran appuntamenti europei, come quello in occasione della consegna del premio Carlo Magno e, prima ancora, il bellissimo intervento di Francesco a Strasburgo durante la presidenza italiana dell’Unione”.
Parlando di giovani e lavoro, tasse e anziani, Renzi interviene con forza: “Basta con questa logica per cui i cittadini sono i bancomat dei politici: basta tasse. Dobbiamo però porci la questione delle nuove generazioni in modo strategico, dalla questione educativa fino all’alternanza scuola lavoro e al welfare”. Sull’Europa e la tutela delle fasce deboli l’ex premier ha le idee chiare: “l’Europa deve rilanciarsi sotto il profilo sociale. Non può essere solo deficit, spread e austerity, ma crescita, innovazione, investimenti. E deve fare un grande piano per le periferie, come quello fatto dall’Italia”.

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