50° Populorum progressio: mons. Zani (Santa Sede), “sorprendente attualità”

“Cogliere come gli insegnamenti di Paolo VI, per la loro sorprendente attualità, rispondano anche alle sfide dell’odierno contesto socio-culturale, segnato dall’interdipendenza planetaria, esplosa con la globalizzazione, dalla prolungata crisi economica, dal più recente fenomeno dei rifugiati”. Questo, ha spiegato monsignor Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, l’obiettivo del convegno su “Educazione e sviluppo per la pace tra i popoli”, organizzato a Brescia fino al 25 marzo, presso la sede dell’Università Cattolica (Via Trieste, 17), nel 50° dell’enciclica Populorum progressio e nel 60° dei Trattati di Roma. “La Populorum progressio – ha detto Zani introducendo i lavori del convegno – ha impresso con decisione un orientamento mondiale alla Dottrina sociale della Chiesa in campo sociale che, fino a quel momento, era stata affrontata in un’ottica prevalentemente europea”. “La verità dello sviluppo consiste nella sua integralità: se non è di tutt0 l’uomo e di ogni uomo, lo sviluppo non è vero sviluppo”. È questa, per il relatore, una delle affermazioni-chiave dell’enciclica di Paolo VI, in cui trova la propria “fonte di ispirazione” anche l’impegno della Congregazione per l’educazione cattolica, che ha il compito di accompagnare oltre 215 mila scuole cattoliche e 1.865 università cattoliche, frequentate da circa 60 milioni di studenti, tra i quali un’alta percentuale di appartenenti a culture e religioni non cristiane.

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