50° Populorum progressio: Maffeis (teologo), “il progresso integrale dell’umanità è una scala”

“È in primo luogo la visione cristiana dell’uomo che ispira il discorso dell’enciclica sullo sviluppo e che impedisce di ridurlo a questione puramente economica e politica”. Lo ha detto don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI, intervenendo oggi al convegno su “Educazione e sviluppo per la pace tra i popoli”, in corso a Brescia fino al 25 marzo nel 50° dell’enciclica Populorum progressio e nel 60° dei Trattati di Roma. La Chiesa, che Papa Montini definisce “esperta in umanità”, “non pretende di intromettersi nell’ambito di competenza degli Stati e della comunità civile, ma scruta i segni dei tempi” per offrire “una visione globale dell’uomo e dell’umanità”, come si legge nell’enciclica, in cui centrale è il tema della “vocazione inscritta nell’essere di ogni persona”. Per Paolo VI, ha osservato Maffeis, “il progresso integrale dell’umanità può essere rappresentato come una scala che prevede diversi gradi, da quello basilare che impone di assicurare le condizioni materiali dell’esistenza, alle condizioni culturali ed etiche, fino al riconoscimento dei valori supremi dell’esistenza”.

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