San Benedetto: mons. Boccardo (Norcia), “Europa ritrovi la sua anima, il senso della sua storia e la sua vera identità”

“Il Santo Patriarca è stato un grande ricostruttore. Anche noi dobbiamo ricostruire: le ferite del recente terremoto sono ancora sanguinanti e ci vorrà tempo perché si mutino in cicatrici. In questo percorso, non sempre facile e spedito, l’amicizia e la solidarietà di tanti, però, costituiscono per noi come l’olio della consolazione e il vino della speranza”. Sullo sfondo dei resti della basilica di san Benedetto colpita dal sisma del 30 ottobre, a parlare è stato oggi l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, durante la messa per celebrare la festa di san Benedetto patrono d’Europa. In quella che è stata la prima messa dentro le mura cittadine dopo il sisma, mons. Boccardo ha definito la ricostruzione della basilica di san Benedetto “ben poca cosa, e forse manifestazione di inutile e sterile orgoglio” se “nello stesso tempo, e forse anche con maggiore urgenza, non si provvedesse alla ricostruzione interiore dell’uomo e della società, non solo a Norcia, ma in Italia e in Europa”. “Come cristiani – ha ribadito il presule – non vogliamo far mancare a questa impresa il nostro contributo generoso e responsabile. E lo facciamo richiamando con forza quell’ideale di umanesimo cristiano che san Benedetto ha incarnato e che può essere ancora oggi fecondo di frutti”. Ciò può avvenire con “una vita seria e coerente, che trascorra nella promozione della giustizia e della pace, nella ricerca del bene di tutti, nell’accoglienza senza discriminazioni, nell’attenzione fatta di ascolto e di aiuto concreto a chi è nel bisogno morale e materiale”. Perché -ha sottolineato – “crediamo che la legge morale iscritta nel cuore dell’uomo e i valori del Vangelo devono continuare a costituire i pilastri di una politica volta al bene dell’uomo”. Parlando, poi, della visita il 24 marzo a Norcia della presidenza e dei rappresentanti del Parlamento Europeo, mons. Boccardo ha concluso: “È una occasione propizia affinché quanti sono stati eletti a Bruxelles e a Strasburgo confermino il sogno europeo e si domandino se il progetto che stanno realizzando rimane fedele all’intuizione dei padri fondatori, che hanno voluto edificare l’Unione europea su una base non individualistica e materialista bensì di ordine culturale e spirituale. L’intercessione di san Benedetto ottenga a loro e a noi la giusta ispirazione e la sapienza necessaria affinché, con il contributo di tutti, l’Europa ritrovi la sua anima, il senso della sua storia e la sua vera identità”.

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