Papa Francesco: messaggio Gmg2017, no a “giovani-divano”, vita non è “vagabondare senza senso”

“Maria non si chiude in casa, non si lascia paralizzare dalla paura o dall’orgoglio. Maria non è il tipo che per stare bene ha bisogno di un buon divano dove starsene comoda e al sicuro. Non è una giovane-divano!”. A ricordarlo, citando il discorso pronunciato nella Veglia della Gmg di Cracovia, il 30 luglio scorso, è il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale della gioventù di quest’anno. “Se serve una mano alla sua anziana cugina, lei non indugia e si mette subito in viaggio”, sottolinea Francesco a proposito dell’episodio evangelico della visitazione: “È lungo il percorso per raggiungere la casa di Elisabetta: circa 150 chilometri. Ma la giovane di Nazareth, spinta dallo Spirito Santo, non conosce ostacoli. Sicuramente le giornate di cammino l’hanno aiutata a meditare sull’evento meraviglioso in cui era coinvolta”. “Così succede anche a noi quando ci mettiamo in pellegrinaggio”, commenta il Papa: “Lungo la strada ci tornano alla mente i fatti della vita, e possiamo maturarne il senso e approfondire la nostra vocazione, svelata poi nell’incontro con Dio e nel servizio agli altri”. “È una preghiera rivoluzionaria, quella di Maria, il canto di una giovane piena di fede, consapevole dei suoi limiti ma fiduciosa nella misericordia divina”, scrive Francesco a proposito del Magnificat: “Questa piccola donna coraggiosa rende grazie a Dio perché ha guardato la sua piccolezza e per l’opera di salvezza che ha compiuto sul popolo, sui poveri e gli umili. La fede è il cuore di tutta la storia di Maria. Il suo cantico ci aiuta a capire la misericordia del Signore come motore della storia, sia di quella personale di ciascuno di noi sia dell’intera umanità”. “Quando Dio tocca il cuore di un giovane, di una giovane, questi diventano capaci di azioni veramente grandiose”, assicura il Papa, secondo il quale le “grandi cose” che l’Onnipotente ha fatto nell’esistenza di Maria “ci parlano anche del nostro viaggio nella vita, che non è un vagabondare senza senso, ma un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, può trovare in Dio la sua pienezza”. “Come la giovane Maria, potete far sì che la vostra vita diventi strumento per migliorare il mondo”, l’invito di Francesco ai giovani: “Gesù vi chiama a lasciare la vostra impronta nella vita, un’impronta che segni la storia, la vostra storia e la storia di tanti”.

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