Dicastero Sviluppo umano integrale: la sezione Migranti e Rifugiati offrirà “guida e supporto pratico”

Sarà un giubbotto salvagente arancione donato da un soccorritore a Papa Francesco il simbolo e l’emblema del lavoro della sezione Migranti e Rifugiati del nuovo Dicastero per il Servizio allo Sviluppo umano integrale. Durante il primo incontro con i due sotto-segretari del dicastero padre Fabio Baggio e padre Michael Czerny, il Papa, che guiderà personalmente questa sezione, ha donato loro il giubbotto arancione spiegando: durante una udienza generale nel maggio scorso “un soccorritore ha raccontato al Pontefice la sua storia – riferisce L’Osservatore Romano – e gli ha regalato il giubbotto salvagente di una piccola profuga morta in mare. ‘Non ce l’ho fatta’, ha confidato al Papa piangendo. ‘C’era una bambina sulle onde, ma non ce l’ho fatta a salvarla. È rimasto solo questo giubbotto’ gli ha detto consegnandogli quel singolare dono”. La scelta del Papa di occuparsi direttamente dei migranti e rifugiati, spiegano padre Baggio e padre Czerny in una nota pubblicata sul quotidiano vaticano, è dovuta al fatto che il suo ministero “è sia pastorale sia pratico” come dimostrano le sue azioni nei confronti dei senzatetto a San Pietro. “La sezione migranti e rifugiati – sottolineano – fornisce alla Chiesa un importante strumento pratico per stare accanto alle persone che Gesù aveva più a cuore”, quindi offrirà “una guida morale e supporto pratico” per “accompagnare quanti stanno partendo; assistere quanti sono in transito; aiutare ad accogliere e integrare i nuovi venuti; seguire quanti stanno tornando a casa”.

“Le persone – affermano – devono essere libere di rimanere, libere di spostarsi, libere di stabilirsi, libere di ritornare”. A livello organizzativo la sezione ha inglobato personale, strutture, strumenti e bilanci del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti e collaborerà con i vari dicasteri della curia e con la Pontificia Accademia delle scienze sociali, “comunicando direttamente con la Segreteria di Stato, secondo le indicazioni del Papa”. Interlocutori principali saranno le Conferenze episcopali, le missioni diplomatiche della Santa Sede, le commissioni e gli uffici episcopali che si occupano di migranti, le diocesi, le congregazioni religiosi, altre organizzazioni religiose, organismi internazionali e nazionali, governi e media. Il sito è: www.migrants-refugees.org.

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