Papa Francesco: a preti romani, “il peso dei nostri peccati tante volte ci allontana da Dio”. Fede di Pietro è “fede provata”

“Il Signore prega per Simone ma pensando a noi”. Ad assicurarlo, a braccio, è stato il Papa, soffermandosi sulla figura di Pietro, nella seconda parte della meditazione tenuta oggi a San Giovanni in Laterano e rivolta a sacerdoti e parroci romani. “Il peso dei nostri peccati tante volte ci allontana da Dio”, ha fatto notare Francesco, sottolineando che “la fede di Simon Pietro ha un carattere speciale”: “È una fede provata, e con essa egli ha la missione di confermare e consolidare la fede dei suoi fratelli, la nostra fede”. “La fede di Simon Pietro è minore di quella di tanti piccoli del popolo fedele di Dio”, ha affermato il Papa: “Ci sono persino dei pagani, come il centurione, che hanno una fede più grande nel momento di implorare la guarigione di un malato della loro famiglia. La fede di Simone è più lenta di quella di Maria Maddalena e di Giovanni. Giovanni crede al solo vedere il segno del sudario e riconosce il Signore sulla riva del lago al solo ascoltare le sue parole. La fede di Simon Pietro ha momenti di grandezza, come quando confessa che Gesù è il Messia, ma a questi momenti ne seguono quasi immediatamente altri di grande errore, di estrema fragilità e totale sconcerto, come quando vuole allontanare il Signore dalla croce, o quando affonda senza rimedio nel lago o quanto vuole difendere il Signore con la spada. Per non parlare del momento vergognoso dei tre rinnegamenti davanti ai servi”. “Dicevano i nostri anziani che la fede cresce facendo atti di fede”, ha concluso Francesco: “Simon Pietro è l’icona dell’uomo a cui il Signore Gesù fa fare in ogni momento atti di fede”. Da Pietro, per il Papa, viene “un’unica lezione: quella del Signore che conferma la sua fede perché lui confermi quella del suo popolo. Così è la vita. Chiediamo anche noi a Pietro di confermarci nella fede, perché noi possiamo confermare quella dei nostri fratelli”. Il Papa si è congedato dai parroci romani regalando loro il libro “Non aver paura di perdonare” di padre Luis Dri, 90 anni, da lui definito “un grande confessore” che ha conosciuto a Buenos Aires.

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