Prende il via sabato 4 marzo a Roma (Centro sportivo Pio XI) l’XI edizione della Clericus Cup, il “mondiale della Chiesa”  promosso dal Centro sportivo italiano (Csi) con il patrocinio dell’Ufficio nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, e del Pontificio Consiglio della cultura. Diciotto le squadre in campo per un totale di 372 giocatori, fra sacerdoti e seminaristi, di 66 Paesi del mondo (le due finali sono in programma il 27 maggio). “Vicinanza alla Chiesa” e “sguardo missionario nel mondo”:  Vittorio Bosio, presidente del Csi, riassume così il significato del torneo nel suo intervento alla presentazione dell’iniziativa, oggi presso la sede della Radio Vaticana che ne è media partner. “Mettiamoci in gioco nella vita come nello sport”  lo slogan del “mondiale”, mutuato dall’esortazione di Papa Francesco al Csi durante l’incontro, il 7 giugno 2014, in occasione del 70° di fondazione dell’associazione sportiva di ispirazione cristiana. Slogan che campeggia sulle maglie perché, spiega il consulente ecclesiastico don Alessio Albertini: “il Papa ci dice di amare il rischio e di metterci in gioco nonostante le difficoltà che s’incontrano. Chi gioca vince anche la paura che talvolta fa tremare le gambe. Con la Clericus Cup affidiamo ai partecipanti il compito di far giocare questa partita a tutti i giovani che incontreranno nella loro vita”. L’edizione 2017 segna anche il debutto assoluto del Collegio San Pietro e del Collegio Ucraino. Sulla spalla di ogni maglia campeggeranno in bella vista con patch multicolor anche i sei i valori ispirati alla conferenza “Sport at the service of Humanity”, promossa lo scorso ottobre a Roma dal Pontificio Consiglio della cultura: joy, respect, love, compassion, enlightenment, balance. Spazio alla Clericus Cup verrà riservato da TV2000 e Radio Vaticana.