Aborto: Forum famiglie Puglia, “urgente bisogno di applicazione integrale legge 194, specialmente della sua inattuata parte preventiva”

“Abbiamo davvero necessità di leggi regionali che prevedano concorsi riservati a personale medico non obiettore?”. È la domanda che si pone oggi, in una nota, il Forum delle associazioni familiari di Puglia, dopo che il consigliere regionale Borraccino, primo firmatario di una proposta di legge appena depositata sulla questione, ha denunciato che il ricorso all’obiezione di coscienza di molti sanitari “impedisce anche in Puglia, in molti casi, di poter rispondere con tempestività ed efficacia alle richieste di molte donne che intendono consapevolmente interrompere la loro gravidanza”. La nota ricorda: “Secondo l’ultima relazione del ministro Lorenzin al Parlamento sul tema, in Puglia, nel 2015, si sono registrate 7574 interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), con un rapporto di abortività (numero di aborti per 1000 nati vivi) di 251.3 ed un tasso di abortività, cioè un numero di Ivg per 1000 donne in età fertile, di 8.1. Siamo secondi in Italia, dietro la Liguria, per rapporto di abortività e terzi per il relativo tasso, dopo Liguria ed Emilia. Di qui l’interrogativo: “Non abbiamo forse l’urgente bisogno di un’applicazione finalmente integrale della legge 194, specialmente della sua inattuata parte preventiva?”. Infatti, “quanto descritto avviene in Puglia, una delle regioni italiane a più basso indice di fecondità, dove la crisi demografica ha raggiunto il suo culmine e dove, negli ultimi 20 anni, abbiamo avuto un calo medio di nascite di 9000 bambini l’anno: tanti quanti quelli abortiti annualmente”. Il Forum delle famiglie pugliese chiede una Relazione regionale annuale sullo stato di attuazione della 194, che “non si limiti a registrare il numero di medici non obiettori per Asl, ma che studi le cause che inducono le donne a chiedere di abortire e proponga concrete misure preventive, compresa la collaborazione fra consultori ed associazioni, che abbiamo chiesto selezionate da un apposito albo regionale, in grado di assicurare alle donne che lo desiderino assistenza, accompagnamento, solidarietà”. Info: http://www.forumfamigliepuglia.org/lettera-aperta-ai-componenti-la-giunta-ed-il-consiglio-regionale-pugliesi/

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